Anche quest’anno in transumanza si è tornati a casa.

Ogni anno si aggiunge un pezzo di futuro, il lavoro che manca da fare è ancora tanto, anche se per alcuni, il da farsi é forse troppo, così esagerato da fargli pensare che forse non ne vale la pena e ogni anno qualcuno smette di lottare.

Ma può esistere un troppo, quando è in gioco il lavoro e la vita di chi ogni giorno combatte per rimanere in queste terre? Chi ha il compito di fare in modo che questo troppo si semplifichi?

Troppo spesso si vedono burocrazia e leggi usate per strozzare e bloccare ogni desiderio di riscatto.

Anche le cose più semplici, come pascolare, mungere, caseificare, si spostano quasi al limite dell’impossibile.

Questa é una dura lotta combattuta tutti i giorni sul territorio, ma che purtroppo sempre più spesso, si combatte anche contro nemici istituzionali che invece di sostenerti, ti affossano con i loro meccanismi.

Bisognerebbe unirsi e combattere, questa, come tutte le battaglie simili a questa, in maniera compatta e non disgregata.

Trovare soluzioni semplici a problemi complessi.

Serve il pascolo? Ecco il pascolo.

Serve l’acqua? Ecco l’acqua.

Serve assistenza sanitaria? Eccola.

Serve la scuola? Ecco la scuola.

Servono servizi? Ecco i servizi.

Serve essere pragmatici, senza chiacchiere.

Invece ci sono sempre mille giri di parole, intorno a fatti incompiuti preceduti solo da promesse.

Forse la politica tutta, ma anche noi come cittadinanza, dovremmo iniziare a porci le dovute domande e agire affinché si cominci ad operare per dare le giuste risposte sempre.

Servono fatti e non convegni.

di Domenico Germano (APS La Terra)

lì 27 Ottobre 2025