• 05/14/2025

Walkabout a Roma

di Carlo Infante – 

Programma per fine settimana

 

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Sabato 17 maggio ore 11

Agricoltura Nuova Via Valle di Perna, 315

Roma Agricola. Il pane e le rose

Una parola chiave da associare a Roma è agricola. Tra i suoi record Roma ha quello di essere la città agricola più grande d’Europa. Nel 1978, durante la prima Conferenza cittadina di Roma sull’agricoltura, lo storico dell’arte Giulio Carlo Argan, allora Sindaco, dichiarò: “L’agricoltura non ha solo un valore di centralità per la ripresa economica del Paese ma pone una barriera alla devastazione del territorio e alla salvaguardia dell’ambiente”. L’anno prima con un’occupazione di terre abbandonate, nel 1977, nasce la Cooperativa Agricoltura Nuova per salvare Decima dal cemento, creando il ritorno agricolo dell’area attraverso l’inserimento di una variante di “salvaguardia” e la perimetrazione del Parco Regionale di Decima Malafede. La Cooperativa Agricoltura Nuova nel 1996 ha avuto in concessione i terreni coltivati, creando un’ottima pratica di Agricoltura Sociale.

Rievocheremo anche la poesia “Bread and Roses” di James Oppenheim scritta nel 1911 nell’ambito delle prime lotte sindacali negli Stati Uniti.e ancora una volta Danilo Dolci, grande maestro di vita e di lotta che ha saputo coniugare come pochi politica e poetica. Un visionario che ci ha lasciato un motto ispirato: “Ciascuno cresce solo se sognato” Sì, dobbiamo immaginare il futuro ed essere immaginati dagli altri, perché ci nutriamo del loro sguardo sodale.

Domenica 18 maggio ore 11

CoBrAgOr Via Giuseppe Barellai, 60

L’Uccello che coltiva la terra

Nell’aprile del ’77 i Disoccupati Organizzati fecero uno “sciopero alla rovescia” su un terreno di proprietà del S. Maria della Pietà da molti anni in abbandono. Il loro leader era Paolo Ramundo, dirigente di Lotta Continua fino all’anno prima e protagonista del movimento del ’68 con gli Uccelli, famosi per l’occupazione della “lanterna” del Borromini a S.Ivo alla Sapienza. Mentre infuriava la rivolta del ’77 scelsero di tradurre la loro lotta nella cura di una campagna abbandonata. Quel gesto di rigenerazione urbana e agricola divenne uno degli ambiti più emblematici di inclusione sociale quando, nel 1978, vennero accolti gli ex internati del S. Maria della Pietà, finalmente liberi dopo la chiusura dei Manicomi grazie alla Legge Basaglia. Da allora il CoBrAgOr (Cooperativa Braccianti Agricoli Organizzati) è un modello virtuoso di pratica agricola che assicura lavoro, produzione e riqualificazione ambientale dell’area. Approfondimenti: https://www.urbanexperience.it/walkabout-nella-roma-selvatica-a-iper-festival-delle-periferie/

di Carlo Infante

 

14 Maggio 2025

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