• 05/08/2025

Per Iper-Festival delle Periferie

di urbanexperience.it – 

Walkabout nella Roma Agricola e in quella più Selvatica

 

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Nell’ambito di IPER – Festival delle periferie , a cura del Museo delle periferie – Azienda Speciale Palaexpo, dal titolo Urbs et Orbis. Roma e le altre: città allo specchiodal 2 al 28 maggio, Urban Experience farà la sua parte con tre walkabout nella città più agricola e selvatica d’Europa e a Rebirth Forum Roma.

Sabato 10 maggio ore 16
Cava Fabretti (Via Tor Carbone 97b)

Walkabout L’alimurgia nel terzo paesaggio della Cava abbandonata
La Cava Fabretti, a Tor Carbone, nell’outback dell’Appia Antica è un luogo significativo per la conversazione radionomade del walkabout su una parola chiave per definire Roma: selvatica.
Parleremo e praticheremo l’alimurgia (dal latino alimentia urgentia: alimenti in caso di necessità) riguarda il nutrirsi di ciò che è selvatico per scopi sia salutari sia commestibili, alimentando il selvatico che è in noi, anche se dimenticato (e il sistema immunitario ce ne sarà grato).
Nel “Terzo paesaggio” – come Gilles Clément definisce i “luoghi abbandonati dall’uomo”-  esploreremo, raccoglieremo e ci interrogheremo su come riequilibrare il rapporto perduto tra Natura e Cultura. Si esplorerà la Cava da cui s’è estratta pozzolana e leucitite (i sanpietrini), espressi della colata piroclastica di 280.000 anni fa dall’eruzione del Vulcano Laziale, che oggi si rivela non solo enclave selvatica ma potenziale e nuova Arcadia. Incontreremo Giorgio Fabretti, discendente di Raffaele che nel XVII secolo fu riconosciuto Principe della romana antichità, l’apicoltore urbano Fabrizio Nisi che ha posizionato gli apiari in quell’areale e probabilmente greggi di pecore e capre con cui s’è svolta una breve transumanza anni fa

Sabato 17 maggio ore 11
Agricoltura Nuova Via Valle di Perna, 315
Roma Agricola. Il pane e e rose
Un’altra parola chiave da associare a Roma è agricola. Tra i suoi record Roma ha quello di essere la città agricola più grande d’Europa. Nel 1978, durante la prima Conferenza cittadina di Roma sull’agricoltura, lo storico dell’arte  Giulio Carlo Argan, allora Sindaco, dichiarò: “L’agricoltura non ha solo un valore di centralità per la ripresa economica del Paese ma pone una barriera alla devastazione del territorio e alla salvaguardia dell’ambiente”. L’anno prima con un’occupazione di terre abbandonate, nel 1977, nasce la Cooperativa Agricoltura Nuova per salvare Decima dal cemento, creando il ritorno agricolo dell’area attraverso l’inserimento di una variante di “salvaguardia” e la perimetrazione del Parco Regionale di Decima Malafede. La Cooperativa Agricoltura Nuova nel 1996 ha avuto in concessione i terreni coltivati, creando un’ottima pratica di Agricoltura Sociale. Rievocheremo anche la poesia Bread and Roses di James Oppenheim scritta nel 1911 nell’ambito delle prime lotte sindacali negli Stati Uniti. “(…) veniamo marciando e piangendo attraverso il nostro canto l’antico grido per il pane. Piccola arte, amore e bellezza conoscevano i loro spiriti sgobbati. È il pane per cui lottiamo, ma lottiamo anche per le rose!” Ricordando, a proposito del pane e le rose, ancora una volta Danilo Dolci, grande maestro di vita e di lotta che ha saputo coniugare come pochi politica e poetica. Un visionario che ci ha lasciato un motto ispirato: “Ciascuno cresce solo se sognato”  Sì, dobbiamo immaginare il futuro ed essere immaginati dagli altri, perchè ci nutriamo del loro sguardo sodale.

Domenica 18 maggio ore 11
CoBrAgOr Via Giuseppe Barellai, 60
L’Uccello che coltiva la terra
Nell’aprile del ’77 i Disoccupati Organizzati fecero uno “sciopero alla rovescia” su un terreno di proprietà del S. Maria della Pietà da molti anni in abbandono. Il loro leader era Paolo Ramundo, dirigente di Lotta Continua fino all’anno prima e protagonista del movimento del ’68 con gli Uccelli, famosi per l’occupazione della “lanterna” del Borromini a S.Ivo alla Sapienza. Mentre infuriava la rivolta del ’77 scelsero di tradurre la loro lotta nella cura di una campagna abbandonata. Quel gesto di rigenerazione urbana e agricola divenne uno degli ambiti più emblematici di inclusione sociale quando, nel 1978, vennero accolti gli ex internati del S. Maria della Pietà, finalmente liberi dopo la chiusura dei Manicomi grazie alla Legge Basaglia. Da allora il CoBrAgOr (Cooperativa Braccianti Agricoli Organizzati) è un modello virtuoso di pratica agricola che assicura lavoro, produzione e riqualificazione ambientale dell’area.

Urban Experience Dal 3 al 7 maggio Rebirth Forum Roma II animerà il tavolo Spazi della Partecipazione ponendo in gioco quelle tre parole chiave per definire Roma: Selvatica, Agricola, Inclusiva. Tre chiavi per aprire i processi partecipativi nella prospettiva del Community Empowerment e dell’Intelligenza Connettiva.

di urbanexperience.it

8 Maggio 2025

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