indietro

 

Territorio 

 

 

 

Il percorso storico della Francigena

 

Esistono due posizioni nettamente distinte tra gli storici circa l'identificazione della Francigena


Alcuni sostengono che questo importante itinerario europeo servisse a collegare esclusivamente Santiago con Roma passando attraverso diversi luoghi del regno franco. Una parte del mondo scientifico è più propensa ad adottare un'accezione più ampia della definizione "francigena", riconoscendola appropriata per ogni percorso di pellegrinaggio documentato che collegava tra loro i più importanti santuari della Cristianità occidentale, fino alla stessa Gerusalemme attraverso i porti della Puglia. Questo più ampio repertorio contemplerebbe anche i santuari di San Michele al Gargano e, molto più tardi, quello di San Nicola di Bari per la presenza delle importanti reliquie del santo. Le attestazioni documentarie che proverebbero l’esistenza di un tratto o di più tratti della via «francigena» o «francisca» nel Molise potrebbero rimandare proprio a tratti secondari di più importanti percorsi pellegrinari, verosimilmente strettamente collegati con il santuario del Gargano. Bisogna tuttavia escludere ogni ipotesi che immagini un percorso preferenziale da Roma verso le coste pugliesi attraverso il Molise. La direttrice di attraversamento dell’Appennino più praticata si identificava, ancora per tutti i secoli del Medioevo, con l’antico tracciato della consolare romana, la via Appia. Questa importante arteria da Roma raggiungeva Capua e da qui attraverso Suessola e l'ager Calenus (Caserta-Maddaloni-Montesarchio) si inoltrava fino a Benevento per proseguire poi verso le coste pugliesi toccando Melfi, Venosa, Canosa.

di Rosanna Alaggio  (docente di “Civiltà del mondo antico e medievale” all'Università del Molise) - (Da "il bene comune", marzo 2013

Campobasso, lì 11 Marzo 2013

 

 

                   

 

indietro