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Politica

 

REGIONALI

RASSEGNA STAMPA
20 consiglieri per 14 partitini

Il consiglio regionale del Molise sarà composto, dopo le elezioni di domenica, da soli venti consiglieri in luogo dei trenta che ne facevano parte fin dall'istituzione della regione, nel 1970

 

La riduzione del numero dei consiglieri ha colpito la meno popolosa delle regioni a statuto ordinario, mandandoli a un livello cui finora nessun consiglio regionale, nemmeno quello dell'ancor meno abitata Valle d'Aosta, era stato costretto.

Tuttavia il permanere di una legge elettorale regionale che premia le coalizioni (e non le liste) e che non mette soglie di accesso ragionevoli, ha prodotto una frantumazione difficilmente eguagliabile. La maggioranza (centro-sinistra) si compone di 12 consiglieri: 4 sono eletti nel listino “Il Molise di tutti” (del presidente Paolo Di Laura Frattura), 2 nel Pd e poi, a sgranare, 1 in “Rialzati Molise”, 1 nell'Idv (si tratta di Cristiano Di Pietro, noto figlio di Antonio), 1 nella “Unione per il Molise”, 1 nell'Udeur (il Molise è uno degli ultimi ridotti dei sempre più rari seguaci di Clemente Mastella), 1 nei comunisti italiani e 1 in Sel. Alle minoranze spettano 8 seggi: 5 vanno al centro-destra (2 al Pdl, 1 all'Udc e 1 a Grande Sud, più lo sconfitto ex presidente Angelo Iorio per “Il Molise”), 2 ai grillini e 1 a “Costruire democrazia”. In sintesi: i venti consiglieri rappresentano la bellezza di otto liste di maggioranza e sei di minoranza, per un totale di quattordici. Se non ci saranno accorpamenti, potremo quindi assistere al primato difficilmente insidiabile di 14 capigruppo su 20 consiglieri. Si potrebbe a quel punto proporre di attribuire le funzioni della conferenza dei capigruppo direttamente al consiglio regionale.

(da Italia Oggi edizione on line)

Per leggere l'articolo nel suo contesto originario clicca qui sotto:

Venti consiglieri per 14 partitini

 

Campobasso,  lì 05 Marzo 2013

 

 

 

 

 

 

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