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Politica 

 

 

 

Caos al Comune di Isernia, arriva il nuovo commissario.
De Vivo fuori gioco

 

Il Tar del Molise lo ha rimesso in sella ormai già da diversi giorni. Ma Ugo De Vivo proprio non riesce ad insediarsi come sindaco di Isernia.

 

Mentre stava pensando di convocare il consiglio comunale, è arrivato l'ennesimo colpo di scena. Questa mattina si è presentata al Comune di Isernia la dottoressa Erminia Ocello con la nomina del Ministero dell'Interno a nuovo commissario straordinario per sostituire Annunziato Vardè, che ha lasciato l'incarico per assumere quello ben più importante di prefetto di Ragusa. Come è possibile che il Tar abbia annullato il provvedimento di scioglimento e, di conseguenza, quello di commissariamento del Comune e il Comune continui ad essere commissariato? Il caso è davvero singolare e c'è chi, come l'avvocato Giovanni Fratangelo, uno dei legali che ha patrocinato il ricorso del centrosinistra, ha annunciato che si rivolgerà alla Procura della Repubblica con un esposto per l'accertamento di reati penali. Nel mirino ci sono gli atti del Prefetto Filippo Piritore. L'arrivo della Ocello ha provocato quindi ulteriore confusione. Da una parte ci sta De Vivo e ci stanno i consiglieri comunali, almeno i 15 che non si sono dimessi, che ritengono di essere titolati a svolgere il proprio mandato, dall'altro c'è il commissario Ocello che ha ricevuto l'incarico di nuovo commissario con provvedimento precedente alla sentenza del Tar (decreto del presidente Napolitano del 9 novembre), una procedura che, nonostante la sentenza sia stata regolarmente comunicata alla Prefettura - almeno questo sostengono gli esponenti del centrosinistra - nessuno ha fermato o voluto fermare. Cosa accadrà adesso? I legali del centrosinistra stanno valutando il da farsi, ma tra i consiglieri eletti c'è chi annuncia che stavolta si andrà fino in fondo. Si annuncia pertanto una nuova battaglia legale, visto che il ministero e la prefettura, che, secondo quanto si legge tra le righe della sentenza del Tar, hanno adottato un provvedimento di scioglimento del Consigli quanto meno "affrettato", non sono stati in grado fino ad oggi di districare la matassa. E il paradosso è che oggi al vertice del Comune isernino ci sono due persone. Cosa accadrebbe se domani mattina Ugo De Vivo si presentasse in Comune e, in esecuzione della delibera del Tar, si insediasse anche lui come sindaco? Di fronte a questa situazione si registra la rabbia dei cittadini che, dopo aver votato e scelto il loro sindaco, si ritrovano da mesi il Comune commissariato. Si annunciano manifestazioni e c'è chi parla di un possibile sit in davanti alla sede della Prefettura. Intanto dall'altra sponda, quella del centrodestra, c'è chi indica soluzioni drastiche, consigliando ad Ugo De Vivo di dimettersi per azzerare tutto e ridare la parola agli elettori. "Inutile continuare a disquisire sulle procedure adottate e/o da adottare - dichiara Gianni Fantozzi, primo eletto del Pdl alle elezioni di primavera - quando gli interessi della collettività chiedono sostanziali, prudenti, coraggiosi ed efficaci provvedimenti. E ciò è quanto hanno ritenuto fare i diciassette consiglieri comunali dimissionari. Le nostre dimissioni non volevano essere un disimpegno di fronte al mandato ricevuto ma solo la ricerca di una via immediata per fare in modo che con il mezzo più democratico il popolo, alla luce anche del risultato elettorale precedente, si esprimesse nella maniera più giusta." Aggiunge Fantozzi: "Oggi, con quanto si è verificato, sarebbe un grande errore continuare a percorrere la via dei ricorsi anziché quella della ricerca dell’assunzione di responsabilità personale di tutti gli eletti. In momenti difficili e cruciali per la vita della nostra città e del nostro Molise queste vie si sono già percorse. La mia disponibilità e quella di tanti altri è totale; è necessario, però, che tutti gli eletti si spoglino delle appartenenze e assumano il ruolo di rappresentanti di una comunità per la quale è necessario agire, superando ogni barriera di appartenenza politica. Se questa è la via a cui si riferisce l’eletto Sindaco in una delle sue interviste , posso dire che forse più dei ricorsi vale il buon senso e la responsabilità".

 

da altromolise.it

 

 

 

 

 

 

Campobasso, lì 22 Novembre 2012

 

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