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Politica 

La Nota
di Michele Petraroia
(Consigliere Regionale PD)

 

 

 

Il Centrosinistra passi dall'Io al Noi

Nel corso della manifestazione promossa a TERMOLI dal Comitato LAVORO - WELFARE - AMBIENTE a sostegno della candidatura di Pierluigi BERSANI alla guida del centrosinistra per il governo dell'Italia, ho evidenziato la fine di una fase storica egemonizzata dai partiti personali dove l'io aveva marginalizzato e reso inutile il Noi!

Con una politica vuota scandita da slogan e spot televisivi che annienta il dissenso e si allontana dai cittadini non si va lontano. Quando in una società ci si affida ad uno solo la libertà è in agonia e la democrazia è malata. Per riappropriarsi del futuro non si deve temere il confronto, la partecipazione, la dialettica e la critica, interna ed esterna ai partiti e alle istituzioni. E' in gioco la tenuta del sistema costituzionale e l'Italia rischia una balcanizzazione greca con l'ingovernabilità indotta dal doppio pericolo di una politica degradata arroccata e da forze antisistema, populiste e autoritarie. Se salta lo Stato saranno i ceti popolari a pagare le cambiali più amare e non saranno le urla degli opposti estremismi ad avviare una stagione di riscatto del lavoro, di tenuta delle tutele sociali e di orizzonte positivo per le nuove generazioni. Per questo occorre rilanciare la politica, i partiti e le sezioni, mobilitandosi per la più ampia partecipazione possibile alle primarie. Se il 25 novembre qualche milione di italiani si recherà alle urne condividendo la Carta d'Intenti del centrosinistra proposta da PD, SEL e PSI, e sottoscritta da Bersani, Renzi, Vendola, Puppato e Tabacci, vinceremo tutti, perchè si riannodano i fili tra i cittadini e chi li rappresenta. La competizione non è all'interno dello schieramento ma è verso il 50% di chi dichiara di non andare a votare e verso le forze populiste, di destra o che giocano allo sfascio delle istituzioni. E per venire alle vicende molisane in questi giorni si ascoltano commenti politici sarcastici sull'alleanza tra progressisti e moderati come se fosse una iattura. A Termoli ho letto l'ultimo comma del punto 10 della Carta d'intenti firmata dai tre partiti e dai cinque candidati alle Primarie che riporto integralmente " I democratici e i progressisti s'impegnano altresì a promuovere un patto di legislatura con forze liberali, moderate e di Centro, d'ispirazione costituzionale ed europeista, sulla base di una responsabilità comune di fronte al passaggio storico, unico ed eccezionale, che l'Italia e l'Europa dovranno affrontare nei prossimi anni ". Sollecito gli analisti locali, i politologi ed i militanti del centrosinistra ad assumere questo impegno non come la proposta di Bersani che apre all'UDC, ma come la piattaforma programmatica di PD, SEL, PSI, e di tutti e cinque i candidati alle primarie per assicurare governabilità, condivisione e coesione alla futura alleanza nazionale. In Molise più che altrove la sindrome della personalizzazione domina la scena politica con una miriade di IO che non arretrano di fronte al bene comune, all'interesse generale e alle esigenze delle coalizioni e delle popolazioni. Onde evitare di affollare la schiera di chi antepone stesso ai programmi organici, ai partiti e agli schieramenti, ho ribadito, smentendo con nettezza le insinuazioni apparse in un articolo apparso oggi in edicola, qualsiasi mia candidatura a primarie del centrosinistra o a vertici delle istituzioni. Ho sempre rivendicato con orgoglio l'appartenenza politica ad una storia plurale incardinata sul NOI, sostengo Bersani, milito nel più grande partito italiano su posizioni di sinistra, e mi adopero per l'unità di una coalizione coesa che a Roma e in Molise, vinca le elezioni per affermare il cambiamento, la discontinuità e girare pagina. Darò un contributo a prescindere dal ruolo personale perchè preferisco ritrovarmi in ultima fila in una squadra che vince e non essere il generale che fonda la propria vittoria individualista sulla sconfitta della coalizione.

 

 

 

 

 

 

Campobasso, lì 19 Novembre 2012

 

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