indietro

 

Inchieste

                   

 

 

 

Sanitopoli, quegli strani intrecci tra la Regione e l'avvocato condannato

 

Più di un rapporto, risalente nel tempo, quello che lega l'avvocato Pietro Anello alla Regione Molise. Non solo «la discrezionalità politica» avanzata dalla giunta Iorio come giustificazione dell'ultimo incarico affidato al legale romano.

 

Il nome di Anello, condannato - come si legge nelle cronache abruzzesi - a quattro anni per associazione a delinquere, abuso d'ufficio e truffa aggravata, compresa l'interdizione dai pubblici uffici, per la vicenda della Sanitopoli abruzzese, è tornato d'attualità nei giorni scorsi grazie a una denuncia, a metà tra lo stupore e il richiamo all'etica e all'opportunità, mossa dal consigliere regionale di centrosinistra Salvatore Ciocca. L'esponente della Federazione di sinistra s'è domandato come mai la giunta regionale abbia scelto come suo difensore davanti al Tar proprio un avvocato con una condanna alle spalle.

E il fatto già di per sé meriterebbe una risposta almeno un po' più articolata dell'etichetta di «discrezionalità politica». La Regione Molise infatti non poteva non sapere della condanna di Anello: curiosità delle curiosità, il legale nel processo di Pescara era difeso da due avvocati molisani, Antonio Di Michele e Domenico Porfido, stimati e apprezzati entrambi nei tribunali della regione.

Porfido - legittimato sia chiaro a difendere i suoi clienti - però ha anche una carriera politica che lo vede da lungo tempo ormai legato a Michele Iorio: non solo è stato consigliere regionale di Forza Italia, ma dal 2006 è stato anche presidente dello Zuccherificio di Termoli, fino alla decisioni di rassegnare le dimissioni che poi hanno lasciato libera la poltrona ad Antonio Di Rocco. Qualche informazione dunque poteva essere facilmente recuperata ai piani alti di via Genova.

Ma lì, a via Genova, l'affezione per Pietro Anello è roba antica. Sempre il suo studio ha seguito e curato moltissime delle consulenze e degli incarichi nel mondo della Finmolise. E il peso dei perché diventa sempre più sostanzioso.

da primapaginamolise.it

Campobasso, li 19 Dicembre 2012 

                   

indietro