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Ambiente

Di palo in frasca...
Considerazioni su antenne, salute e territorio
(lettera ai duroniesi a proposito dell’antenna)

 

Ciao a tutti i duroniesi!

Mi scuso per il papiro che segue, ringrazio in anticipo quelli che avranno la pazienza di leggerlo e, spero, commentarlo per attivare una discussione costruttiva e senza offese.

Sarebbe bello anche organizzare un dibattito cittadino per parlare tra di noi, potrebbe essere un’occasione per confrontarci in carne ed ossa.

Visto che ci sono state delle polemiche riguardo la lotta per evitare l’installazione dell’ormai famosa antenna sulla pineta comunale, ci terrei ad esprimere le mie opinioni, come ognuno è libero di esprimere le proprie.

Prima però mi sento in dovere, come portavoce del gruppo Giovani Duroniesi, di riepilogare le attività svolte sull’argomento, tutte ampiamente documentate.

Il nostro non voleva essere un accanimento sulla singola antenna, ma un’occasione per RIFLETTERE e DUBITARE su quello che ci propinano dall’alto, sull’uso che facciamo della tecnologia, su come si intende salvaguardare il territorio. E continueremo a farlo, in modo pacifico e democratico.

Quindi partirei dal presupposto che non deteniamo la verità assoluta, è lecito avere pareri discordanti, e anche costruttivo se riusciamo a dialogare. Sono contenta che questo sta avvenendo, anche se su fb.

A chi pensa che la nostra è stata una battaglia contro l’amministrazione comunale continuiamo a rispondere che si sbaglia di grosso, non è così.

Purtroppo ad oggi dobbiamo constatare che chi ci amministra non ha rispettato la parola data (mi riferisco al simpatico articolo “DECIDERANNO I CITTADINI”) e non solo, ci ignora completamente. Non ci strapperemo i capelli per questo. Le persone saranno libere di farsi un’idea al riguardo.

Noi come gruppo Giovani Duroniesi abbiamo tentato in tutti i modi di comunicare: collaborando anche con altre realtà duroniesi e non; facendoci ricevere nell’ufficio del Sindaco; mandando richieste scritte; organizzando il convegno dibattito ed invitando l’amministrazione a partecipare (non si è visto nessuno); presentando addirittura una petizione in cui circa 550 persone di cui 182 residenti hanno firmato per chiedere di non installare la stazione radio base, che ospiterà 6 antenne e 4 parabole; abbiamo scritto diversi articoli; ci sono stati 3 servizi al telegiornale; abbiamo organizzato una manifestazione a cui hanno partecipato circa 100 persone, tra cui una dottoressa di Montagano che ci ha contattato e ci ha chiesto se poteva venire a parlare dei pericoli che si celano dietro l’elettrosmog!

Dopo tutto questo, dopo che un gruppo di giovani ha speso mesi a difendere la propria comunità, a domandarsi su quale futuro può avere questo paese, la risposta è stata e continua ad essere l’indifferenza totale.

Per quanto riguarda i non residenti, credo hanno diritto di esprimere la loro opinione, la quale per nessun motivo può essere giudicata come meno valida di chi a Duronia ci vive. Tutte le persone che hanno una seconda casa qui, e anche chi non ce l’ha ma passa da queste parti, è una preziosa risorsa per il paese. E chi ha un’attività lo sa bene.

Noi cittadini, in quanto consumatori, con le nostre scelte dovremmo essere in grado di spostare il mercato su tecnologie più sostenibili.

Parliamo un attimo della fibra ottica, non potete dire che non ci siamo informati, perché già circa un anno fa abbiamo contattato prima la Telecom, poi la regione Molise, e infine la provincia, ed abbiamo scoperto che nonostante la regione abbia sborsato milioni di euro per investire sulla fibra ottica sono state collegate solo due aree industriali, Isernia e Campobasso. Non possono dire che non gli interessiamo perché siamo pochi! Quei soldi sono le tasse che paghiamo noi! E da che mondo è mondo le cose si ottengono lottando e non accettando ogni cosa che ci viene propinata. La storia lo dimostra. Solo se ci battiamo per ridurre l’uso dei cellulari otterremo le alternative.

Parliamo anche dei limiti di legge riguardanti le onde elettromagnetiche prodotte da antenne e cellulari: non ci tutelano! E ora il nostro amico non eletto da nessuno Renzi sta alzando i valori da 6 v/m a 60 v/m, quando i medici dicono chiaramente che dovrebbero essere abbassati a 0,6 v/m.

Inoltre non esiste ancora neanche una strumentazione idonea per rilevare questi dati! Sapete cosa significa? Che stiamo facendo da cavie, come al solito.

Faccio qualche esempio:

quando hanno cominciato a vendere le sigarette sembrava che facessero addirittura bene, dopo tante persone morte e miliardi di dollari in tasca alle multinazionali del tabacco, ora siamo liberi di scegliere se farci del male (e lo dico da fumatrice), ma ogni giorno abbiamo una scritta a ricordarci cosa stiamo facendo IL FUMOUCCIDE, NUOCE AL BAMBINO, ecc.

Allora, come propone uno dei massimi esperti riguardo l’elettrosmog, anche sui nostri amati cellulari dovrebbe esserci scritto IL CELLULARE PROVOCA IL CANCRO, o rende gli uomini sterili, o incide sul DNA, e tutti gli altri effetti che sono già SCIENTIFICAMENTE PROVATI. Tanto che anche lo IARC, nonostante le pressioni delle multinazionali, ha dovuto inserire per forza l’elettrosmog tra i possibili cancerogeni.

Come mi spiegate il fatto che le più grandi compagnie assicurative non coprono danni da amianto o da onde elettromagnetiche? SANNO che non gli conviene risarcire tutti quelli che si ammalano.

Stessa cosa è accaduta per il diserbante (glifosate), che in molte nazioni hanno già messo fuori legge, e noi italiani ce lo ritroviamo anche nell’acqua che beviamo. A Duronia quando l’erba comincia a crescere rigogliosa troviamo distese di prati secchi di un arancione surreale, l’erba poi ricresce, ma la fertilità del suolo diminuisce, e quel principio attivo dannoso va a finire nella frutta e nella verdura che mangiamo, nelle falde acquifere; il delicato equilibrio della natura viene continuamente compromesso, quanto pensiamo di andare avanti così? Tagliare l’erba no? Troppo faticoso.

Come contadina ho imparato che la terra va lasciata più fertile di come l’abbiamo trovata, e questo avviene solo ACCOMPAGNANDO la natura e NON FORZANDOLA.

Fatevi una bella passeggiata su una stradina di campagna, spesso ci si imbatte in lastre di eternit abbandonate alle intemperie. Ne vogliamo parlare di questo bel materiale? Famoso perché doveva essere eterno, si, come l’eterno riposo che ha regalato agli operai che lo fabbricavano. Chi lo faceva produrre, è stato provato che fosse già al corrente della pericolosità, ma a distanza di anni sono stati tutti assolti!

Penso ai familiari delle vittime, se ci fosse un mio genitore tra i morti? Se ci fosse mio figlio? All’epoca la legge approvava tutto, allora perché oggi dovremo fidarci di chi ci dice che i cellulari sono innocui???

Il medico che è venuto a Duronia ci ha parlato di un prevedibile aumento esponenziale dei tumori al cervello nei prossimi quindici/venti anni, soprattutto nei bambini.

Allora visto che PREVENIRE non interessa a nessuno, riparliamone tra venti anni.

Questo esperto che va in giro per l’Italia a sensibilizzare le persone riguardo tematiche come questa, cioè diserbanti, plastica bruciata, fabbriche di prodotti chimici, trivelle sull’Adriatico e quanto altro, lo fa GRATIS nel suo tempo libero, e quindi mi fido più di lui che fa parte dell’associazione internazionale dei medici per l’ambiente, che degli studi finanziati dai colossi della telefonia mobile.

E comunque penso che nel dubbio prevenire sia sempre meglio che curare, e a questo proposito ci siamo appellati al PRINCIPIO DI PRECAUZIONE, valido a livello internazionale e che dovrebbe tutelarci… ma tanto si sa che le leggi le fanno per il gusto di non rispettarle.

Fanno come diavolo gli pare, ci rubano il futuro, ci fanno prendere la laurea per poi ritrovarci senza casa e senza lavoro. Possiamo almeno parlare? Possiamo almeno dire la nostra? Adesso si insinua addirittura che abbiamo realizzato la raccolta firme in modo scorretto. Ma quale sarebbe questo modo scorretto? E quali sono le prove che lo dimostrano? Non sono d’accordo sul sorvolare una simile fandonia.

Perché quando parlate dell’antenna parlate anche di progresso? Non vedo proprio che nesso può esserci. Una volta installata l'antenna, dimostratemi come il paese progredirà, dimostratemi quanti posti di lavoro creerà, fatemi vedere quante persone verranno a vivere qui insieme a noi grazie ad un palo, e come la qualità della nostra vita migliorerà. Non vi sembra che c’è qualcosa che non quadra?

Non stiamo dicendo che moriremo tutti se lo installano, stiamo dicendo che non lo vogliamo e le ragioni sono molteplici.

 

Se un giorno quell’antenna ci sarà, ogni volta che la guarderò penserò a quanto l’uomo pensa di essere superiore a tutte le altre creature. Perché non ci chiediamo cosa fa l’elettrosmog a cani, gatti, mucche, capre, etc? Agli insetti? Alle piante? Se fa male al nostro organismo, pensate quali possono essere le conseguenze a livello genetico su altri esseri, spesso più fragili o più piccoli.

E non dimentichiamoci che viviamo grazie alla Natura tutta. Capisco che siamo cresciuti nell’individualismo più totale, è uno sforzo per tutti noi, ma un cambiamento è necessario se vogliamo lasciare qualcosa a chi verrà dopo.

Tengo molto anche a riflettere sul perché le persone a Duronia si ammalano nonostante sia un luogo poco inquinato rispetto a città affollate come Roma e altre.Per questioni di spazio e di tempo posso fare solo alcuni esempi.

Pensiamo a cosa mangiamo: ci informiamo sulla provenienza dei prodotti che mettiamo a tavola? Quanti sono locali e coltivati in modo naturale? E l’acqua? Dovremmo essere sicuri che non ci siano tracce di glifosate e metalli pesanti di vario genere… ma chi ci tutela?

Pensiamo a cosa respiriamo: quante volte aprendo la finestra di casa per annusare la fresca aria duroniese ho dovuto chiuderla bruscamente per aver inalato diossina! L’odore è inconfondibile e non lascia dubbi sul fatto che troppi di noi non sanno quanto BRUCIARE LA PLASTICA sia dannoso per la salute, e magari qualcuno ci si cucina anche una bella salsiccetta con le fiamme prodotte dai rifiuti che vengono gettati nel focolare domestico.

Pensiamo anche ai prodotti che usiamo per prenderci cura del nostro corpo, soprattutto noi donne, che amiamo farci belle, siamo quotidianamente a contatto con sostanze cancerogene di tutti i tipi. Un semplice profumo può contenere centinaia di ingredienti nocivi. E ci chiediamo perché ci ammaliamo? Allergie, intolleranze, problemi topici, disturbi psichici, tumori di tutti i tipi, infezioni!

E’ il minimo con tutto ciò a cui veniamo sottoposti.

La cosa interessante è che se fossimo informati su queste cose ovviamente le eviteremmo, ma a nessuno interessa il nostro Benessere, siamo solo dei numeri, dei burattini da manovrare a loro piacimento. Per questo penso che sia dovere di ognuno di noi avvisare gli altri quando scopriamo una cosa potenzialmente nociva. E questo è quello che abbiamo tentato di fare, informare i nostri concittadini.

E se ho voglia di parlarne è perché so che non è tutto perduto, che per ognuna di queste cose dannose per il nostro organismo c’è un’alternativa sostenibile, rispettosa della Natura.

Considerato che siamo circondati da cose che ci fanno male, più ci informiamo, più evitiamo, e meglio vivremo. Non penserei solo a quanto vivremo, ma a COME vivremo, di QUALITA’ della vita non si parla mai. Chi detiene il potere vuole individui sfiduciati, rassegnati ed impauriti, così può continuare a fare affari tranquillamente senza che nessuno dica “a”.

Per parlare delle potenzialità del nostro territorio non basta un post su fb, come per quello che si potrebbe fare per risolvere i problemi che ogni giorno stuprano questi luoghi, come le frane, le discariche abusive, i rifiuti tossici seppelliti, le fogne che scaricano nei fossi, i cinghiali che mangiano quello che coltiviamo e così via.

Per fortuna ci sono tante persone che difendono i propri diritti, tanti giovani che si uniscono per crearsi un futuro decente.

E per fortuna ciò che per qualcuno può essere giustamente solo “erba e rocce”, per altri è Vita, Lavoro, Futuro.

 

 

di Elisa Marazzi (portavoce del gruppo “Giovani Duroniesi”)

Campobasso, lì 19 Novembre 2015

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