Discarica Monte Vairano

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Dopo i sopralluoghi le carte arrivano in Procura: caccia ai responsabili

da primonumero.it

07 ottobre 2016

Potrebbe essere sottoposta a sequestro l’area in cui, forse da anni, vengono smaltiti illecitamente pneumatici. La discarica abusiva, scoperta dai volontari dell’associazione Fare Verde, ha spinto il Comune di Campobasso a fare verifiche e controlli. "Abbiamo trovato di tutto - ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Stefano Ramundo partecipando ai sopralluoghi - ora tutte le risultanze verranno consegnate alla magistratura che ci dirà se bonificare o aspettare in attesa che una inchiesta individui i responsabili di questo scempio". 

La ruggine che ha mangiato gli elettrodomestici inghiottiti dalla vegetazione indica che quei rifiuti speciali sono lì da anni. Le gomme di auto e camion sono centinaia, come ha denunciato l’associazione Fare Verde Molise pochi giorni fa. E il sospetto, terribile, che qualche ditta di smaltimento e ritiro di pneumatici possa aver scambiato l’area Sic (Sito di interesse comunitario) di Monte Vairano - a due passi dalla Cattolica - per una discarica in cui far sparire ciò che invece andrebbe consegnato a consorzi specializzati, resta ad oggi molto alto. Per questa ragione ieri mattina la struttura Ambiente del Comune di Campobasso, l’assessore al ramo Stefano Ramundo e i vigili urbani della sezione Polizia ambientale si sono recati nel sito inquinato «dove abbiamo trovato davvero di tutto» questo ci conferma Ramundo. 

Centinaia di gomme, frigoriferi, scaldabagni, televisori, ma anche materassi, bottiglie e lattine sono stati abbandonati nel bosco che confina con i comuni di Busso e Baranello. 

«Il sopralluogo continuerà anche oggi - sostiene Ramundo - poi le risultanze di queste verifiche verranno consegnate alla Procura di Campobasso che potrebbe disporre nuove e più approfondite indagini, mettere sotto sequestro l’area oppure dirci di bonificare. In quel caso, come già avvenuto a contrada Polese (ripulita senza costi per la comunità grazie a una convenzione tra la Sea e un consorzio-che si chiama EcoTyre) disporremo la bonifica del sito». 

Sul selciato che porta all’area grande circa 300 metri e profonda una cinquantina di metri (si tratta di una scarpata) anche ieri mattina c’erano tracce fresche di camion. «Divieti a parte, potrebbero essere mezzi di cercatori di funghi o di cacciatori, è meglio capire se davvero nel nostro Sic qualcuno - magari proveniente da regioni al confine - abbia pensato di fare affari sporchi in questo modo. In tutti i casi aspettiamo di sapere cosa intende fare la magistratura alla quale segnaleremo la situazione». 

da primonumero.it