Pane e olio con bambini e ragazzi

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Iniziativa al campo estivo di Campobasso Nord

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04 luglio 2016

La mattina del 28 giugno scorso l’incontro, magnificamente organizzato, all’auditorium della Chiesa di San Giuseppe Apostolo, nel quartiere Cep di Campobasso, con una cinquantina di bambini protagonisti di un campus estivo. Si è parlato di cibo e di stili di vita, l’importanza dell’alimentazione e la centralità del territorio con la ricchezza della biodiversità.

Chiamato a parlare di Olio e a guidare il gruppo a una minidegustazione di questo re della tavola, subito dopo l’intervento, davvero bello e interessante, di Dioniso Cofelice di Matrice. Il racconto dei cereali, delle farine e delle semole, del pane - quel pane che l’altro giorno, a Roma, è stato dichiarato il migliore in Italia ( quindi, nel mondo) – siamo tornati indietro di qualche anno con la memoria. In particolare, quando la Di Vaira, la grande azienda agricola che allora dirigevamo, in meno di un anno era diventata una straordinaria fattoria didattica, con quasi duemila bambini a viverla con le visite guidate e le varie feste dedicate al latte, all’olio, alla trebbiatura, alla vigna, alle stalle, con il toro Rovente grande protagonista.

A ogni gruppo di bambini, dopo la visita dell’azienda, venivano preparati, dalle brave collaboratrici, vassoi con pane e olio, caciocavallo e mozzarelle, ed erano quelli con pane e olio che venivano presi d’assalto, così com’è stato questa mattina, dopo i saluti di Don Vittorio, di Antonio Di Battista, il sindaco della Città e del presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis. Una presenza e  un’attenzione importanti, sottolineate dalle belle parole che i due rappresentati istituzionali hanno rivolto a un pubblico molto attento, quello dei bambini, tutti seduti sul pavimento dell’auditorium.

Mi sono ricordato della grande curiosità dei bambini per l’olio e il piacere di sentire i profumi che l’olio di oliva extravergine, con la qualità legata all’origine, esprime. Poi l’abbinamento di due bontà, pane (i diversi tipi di pane del Molino Cofelice, che ormai i molisani e non solo conoscono) e olio, in particolare della varietà “Gentile di Larino”, la più diffusa e nota del Molise, prodotto con metodo biologico, L’Olio di Flora.

L’assalto ripetuto di questa mattina – come alla Di Vaira - alle fette di pane unto di olio, per noi solo la conferma che ai bambini  piace l’olio e, di questo prodotto sublime per l’alimentazione dell’uomo, i caratteri più salienti, l’amaro e il piccante propri di un fruttato medio.

Un’indicazione importante e utile per le mamme che non vogliono sprecare soldi e, con essi, la salute dei loro figli, ma vederli crescere sani: colazione e merenda con pane e olio, due bontà del territorio e dell’agricoltura del Molise, ma olio vero, quello noto come extravergine di oliva, che ha i profumi e sapori che ai bambini piacciono davvero. Tempo perso se l’olio è senza profumi e sapori, insipido, quasi dolciastro, quando non espressione di difetti gravi, cioè un olio manipolato che non ha nel territorio la sua origine e, come tale, non in grado di esprimere la qualità.

E’ per questo che l’iniziativa, promossa e organizzata dal sempre dinamico e poliedrico Maurizio Varriano, sarebbe da ripetere in ogni parrocchia e, alla riapertura di settembre, nelle scuole del Molise, invitando anche i genitori a essere presenti in modo da poter capire che il rapporto dei loro figli con i prodotti della nostra terra è un rapporto naturale cioè espressione di identità.

Due ore bellissime passate anche ad ascoltare le saporite suonate all'organetto del piccolo Francesco Scarselli, il campione del mondo di Campochiaro, e, con i protagonisti di un domani, che noi vogliamo migliore, e  che sarà tale anche grazie a una sana e corretta alimentazione, al rispetto della sacralità della terra e del cibo, che essa dona come energia primaria per l’uomo e gli animali, del territorio, quale fonte di valori e di risorse, le sole che ci permettono di programmare il futuro.

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