Il Museo delle Guerre Mondiali a Rocchetta a Volturno

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Ogni cittadino dovrebbe visitare a Rocchetta a Volturno il Museo, che è indicato in particolare per gli appassionati di storia, per le scuole e le associazioni

di Università delle Generazioni

10 giugno 2016

Non tutti sanno che in Via Roma, a Rocchetta al Volturno, piccolo paese ai piedi delle Mainarde e di Monte Marrone (dove è rinato l'Esercito Italiano durante la Resistenza ai nazi-fascisti), è operante da qualche tempo il notevole M.I.G.M. - "Museo Internazionale delle Guerre Mondiali" (www.worldwarmuseum.com) voluto e gestito non dalle istituzioni, bensì da privati cittadini e da associazioni di settore, pur avendo ottenuto patrocinio e collaborazione da parte di alcuni enti pubblici come il Comune e l'Università del Molise. 

Visitando tale assai interessante Museo si possono vedere pure le divise (indossate da appositi manichini) e l'armamentario militare e sanitario di alcuni personaggi agnonesi ed altomolisani, come ad esempio l'ufficiale Sergio Sammartino, congiunto del compianto senatore Remo, alcuni ufficiali (anche medici) dell'Esercito e della Guardia di Finanza e altro materiale documentario. C'è pure una "camicia da combattimento" proveniente da Vastogirardi.

Il Museo è suddiviso sui due piani dell'edificio nella descrizione delle Armi (Esercito, Marina, Aviazione) e per Eserciti (italiano, tedesco, statunitense, inglese, polacco, truppe coloniali, ecc.). Inoltre, è possibile ammirare pezzi unici o rari come, ad esempio, una motobomba ad elica (un'arma italiana segreta assai potente ed insidiosa, molto avveniristica e tecnologica per i tempi in cui è stata usata). Tra gli eventi, figurano pure presentazioni di libri di settore e sulla storia del Risorgimento italiano. Ma il Museo si presta pure a collaborare con studenti per tesi di laurea o con appassionati di apposite tematiche realizzando seminari vari e ricerche pure sul brigantaggio. Insomma, il MIGM è una presenza territoriale assai preziosa non solo per il Molise e non soltanto come memoria materiale e documentaria, ma anche per riflettere su valori civili e prospettive di guerra e di pace, di civiltà e di libertà. Uscendo da tale Museo il visitatore non sarà più lo stesso; si sentirà sicuramente migliorato e maggiormente vocàto per l'amicizia tra i popoli.  

Solitamente fanno gli onori di casa e da guida i bravissimi e principali curatori del Museo, Filippo Sparacino e Giovanni Capone, che possono essere contattati per prenotazioni e per guide individuali e di gruppo, telefonando al numero 338-8313677 oppure inviando una mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

di Università delle Generazioni