Il 18 Maggio il Molise in marcia per la sopravvivenza

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Conferenza stampa del Forum per la Difesa della Sanita' Pubblica

di Paolo Di Lella

11 maggio 2016

Breve, concisa ma anche estremamente puntuale ed efficace la conferenza-stampa convocata stamattina alle 11, presso la Sala Mancini del Comune di Campobasso, dal Forum per la difesa della sanità pubblica. Oltre ad Aida Trentalance e Michela Musacchio, c'era anche il presidente Italo Testa che ha annunciato, intervenendo per primo, una mobilitazione a cui saranno chiamati a partecipare tutti i molisani contro il piano operativo di Frattura che non si limita – spiega l'ex primario dell'ospedale Cardarelli – a distruggere la sanità pubblica di tipo ospedaliero, ma opera tagli draconiani a tutti i livelli, una vera e propria macelleria sociale. Da una prima lettura del documento completo – finalmente disponibile! – si evincono tagli sulle spese per dializzati, incontinenti, persone affette da Alzheimer, sulle apparecchiature, etc. Perché questi tagli? Per salvaguardare – denuncia Italo Testa – il profitto privato. Motivo per cui, il Forum è più motivato che mai nell'organizzare, per il prossimo 18 Maggio, nel Capoluogo, una grande manifestazione regionale. 

La dottoressa Michela Musacchio la definisce una marcia per la sopravvivenza. In tutta Italia, infatti, come ha reso noto di recente l'Istat, è calata l'aspettativa di vita, dato su cui ha certamente influito la crisi con il conseguente impoverimento generale che ha colpito non solo le classi meno abbienti ma anche interi settori che finora non avevano risentito della congiuntura sfavorevole.
Qualche esempio concreto: al Cardarelli non esisterà più il reparto di Geriatria; stesso discorso per Oncologia affidata in esclusiva alla Fondazione GPII nonostante il pubblico eroghi attualmente il 60% delle prestazioni; e la stessa sorte riguarderà Cardiologia che, grazie all'arrivo del prof. Versaci al Cardarelli, garantisce il pronto intervento h24, sette giorni su sette, e non solo fino al venerdì come è stato fino a pochissimo tempo fa. 
E non è tutto. I presìdi ospedalieri di Larino e Venafro – continua la Musacchio – sono stati cassati senza che nel frattempo venisse predisposta un minimo di struttura in grado di sostituirli sul territorio, tant'è che i cittadini di queste due città rimarranno persino senza il primo intervento. 
Tutta la cittadinanza molisana dovrà quindi rispondere all'appello che stiamo lanciando oggi per scongiurare l'operatività del piano di Frattura e per dare un segnale forte contro la protervia di questi governanti che tutto hanno a cuore, tranne il diritto universale alle cure. 

Aida Trentalance, poi, ha opportunamente sottolineato il fatto che il Consiglio regionale, nottetempo, abrogando alcune norme della vecchia legge sanitaria, ha dato di fatto via libera alla struttura commissariale per l'attuazione del piano, negando ai molisani la possibilità, attraverso i propri rappresentanti, di controbattere nel luogo preposto dalla Costituzione, cioè in Consiglio, all'ipotesi messa in campo dal Commissario. Ecco perché i cittadini sentono l'esigenza di prendere in mano direttamente il loro destino sanitario e socio-sanitario e lo faranno il 18 maggio prossimo, con una grande manifestazione che partirà da p.zza S. Francesco alle ore 17.30.

di Paolo Di Lella (da ilbenecomune.it)