L'usanza della "fasciatura"

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 Altro che pannolini, fino agli anni 70 i neonati si "fasciavano"

di Paola Giaccio (da Altosannio-Almosava – fb)

18 marzo 2024

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L'usanza della "fasciatura".
Fino agli anni 70 i neonati si "fasciavano".
Si avvolgevano le gambe, i fianchi e talvolta le braccia dei bambini di pochi mesi in strette fasciature di tela lunghe 2-3 metri, credendo che, solo così, le braccia e le gambe potessero crescere dritte e robuste.
Un "rimedio della nonna" in realtà tutt’altro che veritiero.
Su un piano si mettevano due tipologie di stoffe rettangolari: la prima, più ampia e più spessa, era lo strato più esterno, mentre la seconda, aveva il compito di rinforzo all’altezza della vita.
A quel punto si procedeva con il pannolino, sempre di stoffa, che a ogni cambio veniva lavato e sterilizzato in acqua bollente e sostituito con uno pulito.
Avvolgerle attorno al piccolo era la fase cruciale, perché da questo passaggio poteva dipenderne la corretta crescita.
Infine, il bimbo o la bimba, così “imbalsamato”, veniva infilato in un ulteriore sacchetto di pezza che lo avvolgeva fin sotto le ascelle in modo da lasciare visibile solo la testa, spesso coperta da una cuffietta a colore che ne indicava il sesso: azzurra per i maschietti, rosa per le femminucce.
Questa usanza, per fortuna di tutti i nascituri, smise di essere praticata quando vennero prodotti i pannolini usa e getta.

di Paola Giaccio (da Altosannio-Almosava – fb)

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