“La chiesa di Canneto"

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Appena uscita, per Cosmo Iannone Editore, una nuova edizione del libro di Felice Del Vecchio

di APS La Terra

31 Gennaio 2024

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“L’acqua e il fiume furono le prime potenze che conobbi. Una volta - questo è il ricordo più lontano - mi chinai a bere l’acqua di una sorgente e non vidi il fondo…”
“La chiesa di Canneto”, letto e riletto, e da rileggere ancora, sempre conquistati già dall’incipit.
Appena uscita, per Cosmo Iannone Editore, una nuova edizione del libro di Felice Del Vecchio, revisionata da Valentina Del Vecchio e impreziosita da una densa e importante postfazione di Norberto Lombardi. 

Questo libro di Felice Del Vecchio, insignito nel 1957 del Premio Viareggio “Opera Prima” per la saggistica, fu salutato come una delle espressioni più nuove e originali della letteratura meridionalistica del tempo: «sta tra il racconto, l’evocazione lirica dell’infanzia, la riflessione saggistica, e quel particolare genere di narrazione che vuole rappresentare e comprendere  un’esperienza esistenziale e sociale nella sua totalità».
Al centro del racconto vi è un paese del Molise, Roccavivara, laboratorio di immani fatiche contadine quotidianamente dissipate per un’agra sopravvivenza e scenario di legami tenaci e separazioni laceranti. Roccavivara, comunque, non è solo il paese dell’infanzia e della memoria, ma è il Molise interno, anzi il Molise intero, è l’Appennino, è il Mezzogiorno. È fondamentalmente l’universo contadino che nella grande mutazione modernizzatrice ha visto restringersi progressivamente il suo spazio e dissolversi la sua antica speranza di miglioramento, disgregarsi i presupposti  economici e sociali della sua coesione e della sua sopravvivenza, svanire i tratti della sua identità.
La chiesa di Canneto si ripropone oggi sul più ampio versante delle nuove sensibilità sociali e ambientali, come misura delle contraddizioni e dei limiti dello sviluppo territoriale e civile e come fonte di significativa valenza concettuale e letteraria per una diversa considerazione delle zone periferiche del Mezzogiorno e dell’Italia.

di APS La Terra

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