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Il Direttore sanitario del San Timoteo si cura fuori regione: intervento ortopedico a Pescara e trasporto con l’ambulanza del Cardarelli

di primonumero.it

29 Dicembre 2023

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Raimondo Petrocelli, vertice sanitario dell’ospedale di Termoli, vittima di un infortunio alla fine di novembre, ha scelto di farsi operare a Pescara dopo la visita al Cardarelli di Campobasso. Un episodio in coincidenza con l’intervento al cuore subito dal Governatore Roberti, sempre fuori regione. Al di là dell’opportunità insindacabile del singolo, non il migliore esempio-testimonianza per la sanità locale. Soprattutto se, come nel caso di Petrocelli, il trasporto da un ospedale all'altro è avvenuto con l'ambulanza del Cardarelli e a spese della Asrem.

Se nel caso del presidente della Giunta regionale Francesco Roberti la motivazione era stata una ‘visita al figlio’ che risiede in Abruzzo e un malore improvviso a Pescara, con tanto di intervento urgente successivo, nel caso di Raimondo Petrocelli le ragioni della scelta di farsi curare fuori regione non si conoscono, ma sarebbero legate al fatto che lo stesso risiede in Abruzzo. Tuttavia lavora in Molise e in Molise è uno dei vertici della sanità: direttore sanitario dell’ospedale San Timoteo di Termoli.

Alla fine di novembre si è fatto male, fratturandosi tibia e perone. Si è rivolto alla struttura sanitaria di Campobasso, dove è stato sottoposto a visita ortopedica. Ma è stato dimesso subito e trasferito in ambulanza, come sembra che abbia chiesto egli stesso, nell’ospedale civile di Pescara. Qui Petrocelli sarebbe stato operato.

Al di là delle ragioni personali del vertice Asrem, insindacabili e legittime, resta l’ennesimo esempio – e ne parliamo esclusivamente per questo motivo – di una fuga dalla sanità locale da parte di chi, potendo scegliere, si rivolge altrove. In Molise ci sono tre reparti di ortopedia, i cui problemi legati a organico dei medici e a numero di interventi sono notori. Il direttore sanitario di un ospedale molisano ha scelto di farsi curare fuori dal Molise: è un dato di fatto, e di sicuro non la migliore testimonianza di efficienza e garanzia per la sanità molisana.

Quella sanità che nel ruolo di direttori o di politici si difende a spada tratta ma che, alla prova pratica, viene scansata e bypassata perché presenta criticità che sono proprio i vertici nominati e i politici a dover affrontare e, si spera, risolvere.

È evidente però che quando c’è di mezzo la salute, la retorica lascia il posto alla necessità di assicurarsi le migliori cure, indipendentemente dalla geografia. E anche a costo di usare un mezzo per le urgenze, quale è un’ambulanza in dotazione a un ospedale, per un trasporto da codice verde. È proprio il caso di Petrocelli, che ha chiesto e ottenuto di essere portato a Pescara con l’ambulanza del Cardarelli e un infermiere ad accompagnarlo malgrado fosse stato dimesso dall’ospedale di Campobasso e non fosse un codice rosso, tale da giustificare il trasporto, peraltro pagato dalla Asrem.

di primonumero.it

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