Perché Isernia si chiama Isernia?

Visite: 195

“Vi faccio un ragionamento un po' particolare”

di Franco Valente - fb

7 Settembre 2023

Back

PERCHE’ ISERNIA SI CHIAMA ISERNIA?
PERCHE’ L’ABATE FRANCESCO LONGANO LOCALIZZO’ PROPRIO A CAMPITELLO MATESE (ai piedi di Monte Miletto) LA CITTA’ IDEALE DI “FILOPOLI”?

Sono amico d’infanzia di Domenico Caiazza, il massimo studioso del Matese, con il quale condivido una grande quantità di certezze e qualche difformità di vedute su alcune questioni.
Su una interpretazione mi inchino: l’origine del nome Isernia, che egli lega ad “Ercole Esernio” al quale è intitolata la vetta più importante del nostro massiccio. Che oggi si identifica con Monte Miletto, ma che una volta si chiamava Monte ESERE.

La questione è piuttosto complicata e non sto a ricostruirla se non per una scoperta accidentale di qualche decennio fa nei pressi del Tempio di Ercole a Campochiaro dove, in occasione di uno dei tanti scavi archeologici, venne fuori il coccio di ceramica sul quale il vasaio aveva inciso alcune parole con i caratteri osci (cioè sanniti) di cui sopravvivevano alcune lettere:
“…LUI AISERNIUI
…BIIS BRATEIS
…AS DUNUM DED
…VKL”.
L’acuta intuizione di Domenico Caiazza è stata richiamata in un piccolo articolo che Davide Monaco ha ripubblicato sul suo blog dedicato ai Sanniti
http://www.sanniti.info/dedercam.html.
In altri termini egli sostiene, e non vi sono dubbi che abbia ragione, che il nome di AESERNIA sia collegato al culto per ERCOLE ESERNIO che era la più importante divinità del territorio matesino.
Ma non è di questo che voglio parlare, quanto piuttosto della straordinaria previsione dell’abate Francesco Longano che nel 1796 immaginò che proprio sul Pianoro di Campitello Matese, ai piedi di Monte Miletto, nel 1950 (cioè centocinquanta anni dopo) sarebbe nata una città di ventimila abitanti che egli chiamò FILOPOLI, cioè “la città degli amici”. 

Francesco Longano fu trovato misteriosamente morto per avvelenamento a Santopadre in Ciociaria nella notte tra il 26 e il 28 aprile 1796.

Da pochi mesi aveva finito di scrivere l’appendice del “Viaggio per lo Contado di Molise” nel quale aveva fatto una profezia straordinaria. 
La festa della Liberazione italiana dal Nazi-fascismo sarebbe stata proclamata il 25 aprile 1945!
Francesco Longano nel 1796 aveva previsto che nel 1950 (sbagliando solo di 5 anni) a Filopoli sarebbe stata proclamata la libertà! 

Così conclude, infatti, la sua visione della città ideale:

“… Dal che per ultimo vi conchiudo che se il presidente di Monteschiù, dopo aver veduto le contrade più colte d’Europa, portò parere che la Germania era fatta per viaggiarci, l’Inghilterra per pensarci, l’Italia per soggiornarci e la Francia per viverci, dove mai il famoso letterato fusse capitato in questa sconosciutissima città (di Filopoli sul Matese) l’avrebbe al certo ritrovata propria a poterci a un tempo pensare, vivere e soggiornare.
Da Filopoli, anno della sua libertà 1950”

Il 25 aprile di ogni anno si celebra in Italia la Festa della Liberazione, che commemora la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, con la fine dell’occupazione nazista e la caduta del fascismo.

Una decina di anni dopo Campitello Matese diventerà il centro turistico per gli sport invernali più importante del Molise.
Non sarebbe male chiamarlo FILOPOLI. Come aveva immaginato Francesco Longano.

di Franco Valente - fb

Back