Il cinema in paese

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I racconti di Vincenzo Colledanchise hanno la maturità che solo il trascorrere del tempo può produrre

di Vincenzo Colledanchise

15 Maggio 2023

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Quando Pasqualuccio propose ai suoi amici Antonio e Mercurio di poter aprire un cinema a Toro, quest'ultimi si accordarono con lui per creare insieme una società preposta a tal fine, non solo per portare un po’ di vivacità in paese, ma soprattutto per guadagnarci. Non fu difficile trovare una sede idonea a tale scopo.
La vecchia e sconsacrata chiesa dell’Annunziata faceva proprio al caso. Certo, si dovette adattare il locale: nel piano superiore fu collocato il pesante proiettore e nella parte sottostante, al piano strada, furono posti degli scranni per gli spettatori. Spettatori che non mancavano, ogni sabato e domenica sera, anche dai paesi vicini.
Dopo la triste esperienza bellica, tutti ambivano a divertirsi per dimenticare lutti e miserie, che la guerra aveva procurato in paese.
Il cinema a Toro aveva, invece, portato finalmente serena allegria. Significava modernità e cultura, oltre che sano divertimento.
Unico inconveniente in quella sala di proiezione erano i commenti, spesso espressi a voce alta, che si accompagnavano alle varie scene delle pellicole strappalacrime.
Il silenzio, spesso reclamato e imposto dai proprietari con decisi e forti richiami era raro raggiungerlo e arduo conservarlo.
Quando si proiettavano certi film romantici, dove l’amore trionfava e veniva interpretato con certa enfasi dai protagonisti della storia filmata, molte ragazze dal carattere sensibile si commuovevano e quindi si lasciavano andare a grossi sospiri e a lacrime copiose da riempire i loro fazzoletti.
I sogni di quelle ragazze erano animati dagli attori allora in voga, le cui gesta e parole appassionate udite al cinema riempivano il giorno seguente della proiezione il loro discorrere con le amiche. Ma erano solo sogni illusori e momentanei, poichè la dura realtà dei lavori in campagna o la valigia pronta per emigrare procurava loro lacrime veramente amare.

di Vincenzo Colledanchise

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