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“Sentinella Antitruffa” a Campobasso

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L’obiettivo del progetto è quello di fornire informazioni, sostegno psicologico e tecniche base di autodifesa alle persone anziane

di APS La Terra

19 Gennaio 2023

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Mercoledì 18 gennaio, alle 10.00, presso la sede dell’Università della Terza Età, in via Milano n. 2, a Campobasso, ha preso il via il progetto “Sentinella Antitruffa”. Il progetto del Comune di Campobasso, finanziato dal Fondo per la Prevenzione e il Contrasto delle truffe agli Anziani del Ministero dell’Interno e Prefettura di Campobasso, ha come interesse generale la promozione della cultura della sicurezza in favore degli anziani.
L’obiettivo del progetto è quello di fornire informazioni, sostegno psicologico e tecniche base di autodifesa alle persone anziane al fine di riconoscere, prevenire e difendersi dalle truffe e aggressioni, anche online.
Il percorso formativo, attivato grazie al supporto della Cooperativa Sociale ARES, è rivolto a 50 anziani individuati tra gli iscritti all’Università della Terza Età di Campobasso e ai centro sociali “Nicolino Scarano”, “Santo Stefano”, “Monforte”, “Colle dell’Orso”, “L’Amicizia”, “L’Iniziativa” e “L’Incontro”.
Il corso “Sentinella Antitruffa” ha lo scopo di fornire strumenti preventivi e difensivi a coloro che anche per solitudine e senilità, potrebbero diventare vittime prescelte da truffatori e malintenzionati, instaurando così un rapporto diretto tra il cittadino e gli Enti preposti alla loro tutela (Forze dell’Ordine ed Enti Locali).
Ma in modo concreto cosa sarà proposto alle persone, cinquanta in tutto gli iscritti al corso, che parteciperanno ai dieci incontri all’Università della Terza Età? “Il problema dell’autodifesa è sempre reale, sia che ci si debba difendere in modo fisico sia nel mondo digitale” sottolinea Maurizio Germano, esperto in cyberbullismo e aggressioni con strumenti digitali.

Ed entriamo nel cuore del programma: “La nostra metodologia prende spunto dalle arti marziali – prosegue Germano, cugino dell’attore originario di Duronia Elio Germano – che insegnano sia tecniche di difesa che strumenti educativi per sviluppare l’attenzione a riconoscere gli elementi di un’aggressione”.
La disciplina alla quale si ispirano gli esperti del settore si chiama ‘Zanshin Tech’ e vuol dire “mente vigile nel mondo digitale”. Tutte le aggressioni incidono sulle emozioni delle persone. Dunque, “bisogna imparare ad osservarci e imparare a dominare le emozioni perché le aggressioni fanno leva in genere sul sentimento di protezione che ha una persona nei confronti degli altri, a volte sulla paura, o sull’amore. Bisogna conoscerci meglio per un primo passo per individuare gli eventuali punti deboli”.
Altro aspetto da non dimenticare mai: tutte le truffe sono incentrate sul fattore dell’isolamento, della solitudine. “Mai affrontare una situazione che non ci piace da soli, sempre trovare il modo di chiedere aiuto. Bisogna avere ben chiare le persone a cui noi possiamo chiedere aiuto”.

(Foto: Il Maestro di arti marziali Maurizio Germano) 

di APS La Terra

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