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Due Stazioni Elettriche Off-Shore (66/400 kV) (SE): chi c'e' dietro questa allucinante iniziativa?

di Franco Valente - fb

09 Gennaio 2023

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Una societa' con un capitale di 10 mila euro e nessun dipendente, con sede a Milano in un ufficio in cui sono domiciliate centinaia di imprese vuole realizzare nel Molise un impianto con 120 giganteschi generatori eolici.

I principali componenti dell’impianto sono:
- 120 generatori eolici installati su torri tubolari in acciaio e le relative fondazioni flottanti suddivisi in 15 sottocampi;
- linee elettriche in cavo sottomarino di collegamento tra gli aerogeneratori e la stazione elettrica di raccolta e di trasformazione off-shore, con tutti i dispositivi di trasformazione di tensione e sezionamento necessari;
- Due Stazioni Elettriche Off-Shore (66/400 kV) (SE), ovvero tutte le apparecchiature elettriche (interruttori, sezionatori, TA, TV, ecc.) necessari a raccogliere l’energia prodotta nei sottocampi eolici elevandone la tensione da 66 kV a 400 kV.
- Un elettrodotto di connessione in HVAC caratterizzato da un primo tratto in cavo marino a 400 kV e da un secondo tratto di cavidotto interrato a 400 kV posato a partire dal punto d’approdo e dopo la transizione da marino a terrestre. Servirà per collegare l’impianto eolico alla Rete di Trasmissione Nazionale (RTN).

Si precisa che parte dell’energia prodotta potrà essere trasformata in idrogeno verde utilizzando un impianto per la produzione di idrogeno da 800 MW, mentre la restante potenza elettrica non assorbita in via principale dall’impianto di produzione di idrogeno pari ad un massimo di 1000 MWe, verrà immessa in rete elettrica nazionale utilizzando lil punto di connessione esistente della centrale elettrica di Terna SpA sita nel Comune di Larino (CB), avente una potenza di immissione di 1000 MWe.

Tutto questo su iniziativa di un'impresa che ha un capitale che vale meno di un'automobile di seconda mano...

di Franco Valente - fb

 

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