Strade storiche. Monumenti da salvare

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Italia Nostra di Campobasso presenta il 16 dicembre l’opera di Oreste Rutigliano

di APS La Terra

13 dicembre 2022

Italia Nostra Campobasso da anni, attraverso i suoi volontari, lavora per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, il risanamento ambientale e la promozione di uno sviluppo sostenibile, dispiegando la sua azione di denuncia, tutela ed educazione. Attenta al paesaggio, attraverso incontri culturali si propone di diffondere la cultura della valorizzazione e della salvaguardia del territorio e con questo scopo ha inteso organizzare la presentazione del libro “Strade storiche. Monumenti da salvare” di Oreste Rutigliano, consigliere nazionale di Italia Nostra.

L'autore è un convinto difensore del paesaggio per la cui conservazione si è battuto e si batte contro gli scempi che in questi ultimi decenni il paesaggio storico-culturale, agrario o naturale è costretto a subire.
Nel suo libro l'autore mette in evidenza come le strade storiche “rotabili” sono l'itinerario privilegiato per ritrovare e conoscere l'Italia di un tempo, sul cui tracciato salvare e ricostruire il paesaggio italiano.
Molte di queste arterie, veri e propri monumenti, sono state distrutte o cancellate, perdendosi così la possibilità di ammirare sublimi paesaggi che si snodano lungo il loro tracciato. Anche il Molise ha le sue strade storiche, lungo il cui percorso si può ammirare il multiforme paesaggio molisano. Evocando le bellezze delle strade “monumentali”, Rutigliano auspica che esse vengano riscoperte e risistemate, anche con le finalità di incoraggiare un turismo “attento, lento e curioso”, soprattutto diretto alle aree interne, “ultimo baluardo del paesaggio storico”.

L'evento, organizzato con il patrocinio del Comune di Campobasso, si svolgerà venerdì 16 dicembre alle ore 17.00 al Circolo Sannitico, in Piazza Pepe a Campobasso.
Dopo i saluti istituzionali, l'autore dialogherà con il giornalista RAI Claudio Vedovati. L'incontro sarà moderato dalla giornalista e socia di Italia Nostra Miriam Iacovantuono.

“In principio ci furono le strade romane. Poi dopo un lungo medioevo il Sette-Ottocento diede mano a molte strade carrozzabili, che ospitarono a seguire le prime automobili. L’entusiasmo della prima metà del Novecento si dedicò a creare una rete di strade rotabili, capace di condurre ovunque. Furono chiamati a realizzarle i più abili tra gli ingegneri, e rispettosi del decoro e del paesaggio. Costruite a forza di braccia, con le tecniche e i materiali antichi, si adagiarono sul dorso delle colline, disegnando curve sinuose, scalarono i monti con molteplici tornanti su possenti costruzioni di pietra, traversarono ripidi versanti valicando gole e torrenti con ponti arditi a uno o più archi. Pensate per essere belle, negli arredi e nelle lunghe alberate, furono il momento magico dell’ultima Italia intatta. Non ci si è accorti per tempo del loro essere monumenti, unitari e lineari. Molte sono state distrutte. Molte sono ancora la`, dimenticate, in attesa di essere riscoperte e restaurate. Necessarie oggi per quel turismo – attento, lento e curioso – che va alla ricerca delle aree interne, dei paesi antichi e del paesaggio storico.” (estratto dal libro)

di APS La Terra

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