Il ‘deserto’ di Guardialfiera

Visite: 197

“I deserti d’Italia” in un’insolita guida turistica e nelle foto di Gabriele Galimberti: un panorama non indifferente in Molise

di APS La Terra

27 ottobre 2022

Back

La siccità che affliggeva il mondo ormai da cinque mesi era conseguenza della mancanza d’acqua che negli ultimi lustri aveva torturato sempre più estese zone della Terra. Dieci anni prima si era verificata una terribile carestia quando le precipitazioni stagionali, attese in alcune importanti zone agricole, non si erano verificate. A una a una, regioni distanti tra loro come il Saskatchewan dalla vallata della Loira, o il Kazakhstan dalle isole Madura, produttrici di tè, si erano trasformate in distese di polvere. Nei mesi successivi erano caduti solo pochi centimetri di pioggia, e due anni dopo quelle terre erano diventate completamente desertiche. Le popolazioni si erano sistemate altrove, e i nuovi deserti erano stati abbandonati a se stessi».

Le parole di James G. Ballard - tratte dal romanzo Terra bruciata, uscito nel ’64 come terzo capitolo della cosiddetta “Tetralogia degli Elementi” dell’autore britannico, insieme a Il vento dal nulla, Deserto d’acqua e Foresta di cristallo - riportano alla mente le immagini apocalittiche che abbiamo visto durante l’ondata di siccità (a quanto pare la peggiore degli ultimi 500 anni) dell’estate scorsa, coi fiumi a secco, laghi ridotti a striminzite pozze, ponti sopra a terre riarse, agricoltura in ginocchio, antichi reperti che spuntavano laddove un tempo c’era l’acqua.

Tra i fenomeni estremi che la crisi climatica ci sta regalando c’è anche la desertificazione, un processo che anche qui in Italia si sta verificando in maniera assai più estesa di quanto non crediamo.
Proprio la scorsa estate il pluripremiato fotografo Gabriele Galimberti - vincitore del World Press Photo 2021 con il progetto The Ameriguns e collaboratore di National Geographic - è andato a visitare, insieme alla sua collaboratrice Camilla Miliani, alcuni dei deserti italiani in via di formazione, realizzando una serie di scatti che tolgono il fiato, e sembrano uscire dalle pagine di una guida esotica o, peggio, dai capitoli di Ballard, piuttosto che da un viaggio nel “Bel Paese”.
Contrariamente a quanto ci si aspetterebbe, non sono solo al Sud (dove comunque le aree a rischio sono molto estese: 70% della Sicilia, il 57% della Puglia, il 58% del Molise e il 55% della Basilicata sono a rischio desertificazione) ma anche al Centro e al Nord, dall’Abruzzo all’Isola d’Elba, dall’Emilia-Romagna alla Lombardia. I DESERTI D’ITALIA: MOLISE IL DESERTO DI GUARDIALFIERA: UN PANORAMA NON INDIFFERENTE In Molise, il Deserto di Guardialfiera si estende tra Termoli e Campobasso con una superficie di quasi 8 kmq, per una buona parte sormontato da un viadotto su cui scorre una delle principali arterie della regione. Un deserto capace di offrire un panorama che non può lasciare indifferenti.
Quello di Guardialfiera, sarebbe, in origine, un invaso artificiale formato negli anni Sessanta – Settanta dall’innalzamento di una diga sul Fiume Biferno, con l’obiettivo di fornire acqua potabile ai paesi circostanti per uso domestico, agricolo e industriale. Sarebbe, perché a causa delle sempre più scarse precipitazioni e di una manutenzione dell’impianto ormai assente da molti anni, il lago stenta sempre più ad esistere.

di APS La Terra

Back