La chiesa di S. Mercurio nel Capoluogo

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Costruita quando Campobasso era ancora un piccolo e ristretto borgo

di Arnaldo Brunale - fb

18 maggio 2022

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La chiesa di S. Mercurio fu costruita verso il X-XI secolo, fuori dalle mura, quando Campobasso era ancora un piccolo e ristretto borgo (nella foto raffronto tra antico e restauro). 
Chiusa al culto da tempo, presenta caratteri strutturali simili a quelli della chiesa di S. Giorgio. Nel 1600 questa chiesa fu sede della parrocchia omonima e fu aggregata a quella di S. Angelo o S. Michele Arcangelo. Nel 1826 la parrocchia stessa fu accorpata a quella di S. Antonio Abate. La sua struttura è in stile romanico e lo si può notare da un rosone posto verso l’alto della facciata. 
Costruita con semplici pietre bianche e squadrate asimmetricamente poste l’una sull’altra. Nel 1459 Cola Monforte decise di allargare la cinta muraria della città, costruendone una con la pianta a forma di ventaglio, lasciando fuori dalle mura la parte posteriore della chiesa e la facciata principale nella parte opposta. Il suo portale principale e quello posto alla sua destra presentano un arco a tutto sesto con lunetta non scolpita. Sopra l’architrave vi è scolpito un piccolo agnello crocifero. Ai due lati del portale si scorgono due finestre rettangolari, entrambi rientranti verso l’interno, che spezzano la linearità della facciata, dandole movimento ed un aspetto più interessante dal punto di vista architettonico. 
La parte posteriore, oggi, si presenta agli occhi dell’osservatore come una “vecchia abitazione” priva di valore architettonico. Su di essa vi è un piccolo portale sormontato da un’altra lunetta priva di decorazioni. Questa facciata rispetta nella costruzione quella anteriore. Si trova sull’omonima via S. Mercurio che, partendo da Largo S. Bartolomeo, sfocia nella zona immediatamente a ridosso della Porta S. Antonio Abate.

di Arnaldo Brunale - fb

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