Giovedì di Passione a Campobasso

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La tradizionale "processione" degli Apostoli e la lavanda dei piedi

di Arnaldo Brunale - fb

13 aprile 2022

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Domani è il Giovedì di Passione e si potranno visitare i Sepolcri e assistere alla "processione" degli Apostoli, anche se quest'anno, causa covid, sembra non ci sarà la lavanda dei piedi. 
Ma vorrei accennare brevemente alla suggestiva processione degli Apostoli. 
La processione dei dodici Apostoli ha origini molto remote, che si fanno risalire al 1470, l’anno in cui Nicola Zita, abate dei Frati Minori presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie, prima di morire insediò un suo legato presso la Confraternita di Sant’Antonio Abate affinché fosse reiterata nel tempo la cerimonia della lavanda dei piedi. Questo solenne rito religioso ha conosciuto nei secoli molte vicissitudini attraverso le quali ha subito una serie di trasferimenti logistici: dallo spostamento dalla chiesa di Sant’Antonio Abate a quella di Santa Maria della Croce, quindi in quella di San Leonardo, fino alla sua collocazione definitiva nella chiesa della Trinità voluta dal conte Andrea de Capoa (non so se quest'anno si concluderà presso la Cattedrale, ormai da tempo chiusa, o in quella di S. Maria della Croce). Prima di questa importante decisione, il rito prevedeva che, ad interpretare gli Apostoli, fossero i più poveri della città vestiti con un sacco, un copricapo di lana, un bastone e dei semplici calzari. Essi dovevano sfilare lungo le vie della città, sostando in tutte le chiese per prendere parte alle funzioni che in esse si svolgevano.
L’ultima chiesa che visitavano era quella di San Leonardo dove si sottoponevano alla lavanda dei piedi. Al termine della processione i figuranti venivano ricompensati con una modestissima somma (solitamente monete di rame) e rifocillati presso la casa dei discendenti dell’Abate Zita con portate pari al loro numero ed un grosso biscotto. 
Questo cerimoniale così suggestivo oggi è organizzato dalla Pia Unione San Giovanni Battista con inizio della processione dall’omonima chiesa annessa al convento nei pressi del cimitero. I dodici figuranti, che devono impersonare gli Apostoli, sono scelti il pomeriggio della domenica delle Palme, tramite sorteggio fra gli iscritti alla Confraternita; mentre, un tredicesimo Apostolo, Simone di Cirene, che apre la processione portando una pesante croce di ferro, viene indicato dal Consiglio Direttivo della stessa.
I campobassani sono molto legati al cerimoniale della lavanda dei piedi. Il pomeriggio di questo giorno importante escono di casa fin dalle prime ore del pomeriggio per seguire da vicino la pittoresca sfilata dei dodici Apostoli e per assistere alla funzione che si svolge nella Cattedrale cittadina. Una credenza tutta molisana voleva che chi nasceva nel corso della settimana di passione sarebbe stato sfortunato durante l’intero arco della sua vita, mentre chi moriva nello stesso periodo avrebbe avuto aperte le porte del Paradiso.

di Arnaldo Brunale - fb

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