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14 marzo – Giornata Nazionale del Paesaggio - appuntamento dinanzi alla sede della Regione

di Gianluigi Ciamarra (Italia Nostra Campobasso)

3 marzo 2022

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Questa regione sarà massacrata dalla ferraglia eolica e dagli specchi del fotovoltaico nei campi; tutti i buoni propositi, i progetti, le ambizioni volte ad uno sviluppo del settore turistico e dell'enogastronomia rimarranno tali perché inconciliabili con una realtà, purtroppo prossima a venire, ben lontana dall'immagine di una regione rurale quale effettivamente è la nostra, le cui peculiarità, nonostante alcuni scempi già perpetrati, sono ancor oggi le bellezze paesaggistiche-naturali ed il piccolo grande patrimonio storico-archeologico oltre, naturalmente, ai frutti della terra, preziosi prodotti derivati dall’agricoltura e dall’allevamento.

Credo che necessiti urgentemente un forte impegno del mondo associativo, di intellettuali, di cittadini consapevoli del rischio cui si va incontro, al fine di esortare i nostri politici, di maggioranza e di opposizione, a porre in essere - i mezzi ci sono, difetta la volontà – strumenti normativi atti a scongiurare altre invasioni indiscriminate sul nostro territorio.
Proporrei, innanzitutto, di organizzare per il prossimo 14 marzo – Giornata Nazionale del Paesaggio - (benché i tempi siano ristretti) un sit in dinanzi alla sede della Regione (Via Genova) allo scopo di rappresentare alla classe politica, chiedendo loro di essere ascoltati, l’urgenza di procedere: a) alla individuazione delle aree cosiddette idonee per la collocazione di impianti da fonti rinnovabili, ex art. 5 L. n.53/2021; b) alla adozione di un nuovo piano paesistico; c) alla emanazione di norme attuative per il Piano Energetico Ambientale regionale.

Il Molise produce energia elettrica nella misura più che doppia rispetto al proprio fabbisogno, non avvantaggiandosi del surplus venendo esso dirottato a beneficio di quelle regioni energivore (del nord) i cui territori rimangono indenni dall’assalto dell’eolico e del fotovoltaico piano, alcune di esse assolutamente inosservanti dei parametri fissati in passato, regione per regione (Burden Sharing), ma dal Molise raggiunti e superati con largo anticipo rispetto al traguardo del 2020 (quota del 35% di energia prodotta da fonti rinnovabili).
La Regione dovrà imporsi affinché i nuovi parametri che il Governo dovrà attribuire ai territori regionali tengano conto del sacrificio già sopportato in termini di sottrazione di paesaggio e di consumo del suolo. 

Già in occasione di un incontro con il Presidente Toma, la nostra Sezione ha sollecitato l’intervento della Regione circa le problematiche di cui ai precedenti punti a), b) e c) illustrando le soluzioni idonee ad assicurare una più che sufficiente produzione energetica da rinnovabili, in armonia, però, con il territorio, con la sua conservazione e le sue potenzialità. Ma è opportuno insistere sul punto e pretendere che per le determinazioni in materia venga coinvolto il pubblico facendolo partecipe dei processi decisionali (art. 3, punto 3 della Convenzione di Aarhus).

Qualora si ritenga utile e condivisibile la proposta di cui sopra - che andrà portata all’attenzione di altre associazioni (WWF, Lipu, Salviamo il Paesaggio, Slow Food, ecc.) - Vi prego di darmene riscontro rispondendo a questa mia mail. 

di Gianluigi Ciamarra (Italia Nostra Campobasso)

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