Elezioni amministrative, considerazioni

Visite: 234

Dalla Waterloo del centrodestra alle ultime elezioni, può rinascere una nuova Italia e un nuovo, più solidali e competenti

di Micaela Fanelli - fb

20 ottobre 2021

Back

È un gran giorno per il centrosinistra, che conquista otto città su dieci al ballottaggio, tra le quali Isernia, dove l’elettorato storico di centrodestra premia un giovane, capace ingegnere, i partiti della sinistra, i movimenti e le forze civiche, ritenuti più affidabili nel governo della città.
Un vento nuovo, carico di rinnovate aspettative, che spira dall’Europa nel momento più duro e difficile dell’Unione, chiamata a ricostruire il suo sistema economico e sociale, minato dal crescere delle disuguaglianze e della povertà, e che per questo ha necessità di una classe dirigente all’altezza del compito
Un desiderio di serietà, che frena l’espansione del populismo, in favore del centrosinistra e del Partito Democratico in particolare, che un passo dopo la soddisfazione della vittoria, fa sentire tutto il peso della responsabilità a cui siamo stati chiamati dagli elettori.
Soprattutto di quelli delle periferie e delle borgate, dove interpretiamo meglio i bisogni delle persone. Ad Isernia, per esempio, recuperiamo anche nelle sezioni tradizionalmente a noi avverse, in linea con i risultati elettorali delle grandi città, come Roma e Torino.
Vince, dunque, il rinnovamento, vince il riformismo, basato sui suoi valori identitari, come il metodo democratico ed i principi costituzionali, rilanciati sabato scorso alla manifestazione di Roma.
Oltre la destra peggiore dal dopoguerra, oltre le ambiguità sul contrasto al virus, oltre la spettacolarizzazione dell’azione politica non sorretta dalla lungimiranza e dal pragmatismo, oltre l’incoerenza di Salvini e Meloni che pagano lo scotto di aver puntato tutto sulla divisione, sull’odio, sul superamento della legge per meri calcoli elettorali. Evidentemente sbagliati.
Così come accaduto ad Isernia, dove la coalizione di centrodestra si è presentata divisa e rissosa.
Viceversa, il centrosinistra si è presentato unito, riuscendo a costruire una vera alleanza, senza commistioni. 
Questo lo spirito colto dalla città di Isernia, che ha premiato l’innovazione politica e la grande competenza di Piero Castrataro e della sua squadra, capaci di superare la “corazzata” del centrodestra, perdente non solo perché divisa, ma perché incapace di offrire all’elettorato una proposta politica lontana da personalismi e nepotismi. Una proposta che parla di speranza e di futuro.
Per questa capacità di visione e programmatica, per non essere mai scesi a polemiche sterili rilanciate mendacemente dal centrodestra, siamo particolarmente grati a Piero, alla sua famiglia, a tutti i candidati di tutte le liste, sia eletti che non.
E ringraziamo convintamente chi ha lavorato alla tessitura della politica per arrivare al risultato elettorale. 
In particolare ai rappresentanti del Pd, sia ai dirigenti di partito sia i militanti, che si sono impegnati per mesi in questa direzione, senza demoralizzarsi e non allontanandosi per mero opportunismo.
Una formula vincente, ad Isernia e in molte altre città, quella dell’alleanza con i 5 Stelle e con le migliori forze civiche e riformiste, che andrà necessariamente riproposta anche alle future elezioni regionali, senza alleanze trasversali per calcoli elettorali.
Il voto popolare premia, dunque, la serietà, la capacità, l’onestà e la voglia di fare, non solo di vincere. Oggi ad Isernia, domani per la nuova guida della Regione.
Perché questo è il tempo del coraggio, del valore e della coerenza, che hanno permesso alla sinistra di tornare a governare nelle grandi città, come nei piccoli comuni, chiamata a ricostruire sulle macerie economiche e sociali lasciate dal centrodestra peggiore. 
Dunque, andiamo avanti sulla strada tracciata da queste elezioni amministrative, oltre ogni tatticismo, uniti dalla voglia di cambiare, governare e migliorare le condizioni e le sorti del Molise e dell’Italia tutta.
Auguri di buon lavoro a Piero Castrataro e alla sua amministrazione comunale.

di Micaela Fanelli - fb

Back