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A Macchiagodena continua “Genius Loci”

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Eventi legati al grande cinema ed al Premio Strega

di Giuseppe Rapuano

9 settembre 2021

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A Macchiagodena grande cinema e Premio Strega, con il regista Alessandro Perrella e la scrittrice e poetessa Maria Grazia Calandrone, nei nuovi appuntamenti rientranti nell’esclusivo progetto del Comune di Macchiagodena denominato “Genius Loci. Portami un libro e ti regalo l’anima”.
Sabato 11 settembre 2021, alle ore 21, il regista Alessandro Perrella presenterà nel paese della provincia di Isernia, il DocuFilm La Madonna del Parto. Introduzione all’evento da parte della presidente della Pro Loco macchiagodense, Anita Manocchio.  Sarà un omaggio a tutta la comunità. “Io sono molto legato a questo mio bel paese – le parole di Perrella – che si sta distinguendo in Italia con diverse iniziative e progetti tutti con la Cultura che la fa da protagonista. La giornata che trascorrerò con tutta la mia gente, immerso in infiniti ricordi, sarà dedicata al mio primo cugino Alessandro Manocchio. Con lui ho vissuto momenti indimenticabili”.
Il giorno dopo, domenica 12 settembre, alle ore 17,30, la scrittrice Maria Grazia Calandrone presenterà il libro Splendi come vita (Ponte alle Grazie), romanzo in concorso all’ultima edizione del Premio Strega, nella dozzina finale e tra i tre più votati; modererà il giornalista Giuseppe Rapuano, dialogherà con l’autrice la giornalista de Il Mattino, Nadia Verdile.
“Il romanzo Splendi come vita è un’ideale lunga lettera stilisticamente compatta – pur se composta di pagine di diario, episodi narrati in prima persona, ricordi brucianti, ferite mai rimarginate – scritta dall’autrice cinquantenne, ben nota come poetessa, alla madre adottiva. Splendi come vita è una storia di amore e odio (o disamore, come lo definisce l’autrice) di fronte a comportamenti “materni”, non più comprensibili né concepibili. O forse, meglio, è la storia di una perdita, di una cacciata, di un paradiso perduto: con quanto di biblicamente ineluttabile tali termini connotano e comportano. Perché la bambina adottata ama profondamente la madre. Poi succede qualcosa nella sua crescita e da quel momento la madre non crederà più all’amore della figlia. Trascorrono i mesi e gli anni e la faglia di incomprensione si allarga sino a divenire incolmabile, fino al finale del romanzo – che non sveliamo nella sua essenza – ma che ci riconsegna due donne adulte entrambe bisognose di amore e per questo “amabili””.
Non mancherà un breve discorso, con i saluti, come piacere dell’accoglienza, da parte del cittadino di Macchiagodena, Felice Ciccone. Gli eventi si terranno in Piazza Ottavio De Salvio, in caso di cattivo tempo nella Biblioteca Comunale.     

di Giuseppe Rapuano

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