Sull' aia

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I racconti di Vincenzo Colledanchise hanno la maturità che solo il trascorrere del tempo può produrre

di Vincenzo Colledanchise

21 giugno 2021

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Prima dell'avvento della mietitrebbia si effettuava la "tresca" del grano che si svolgeva sull'aia, ampio spazio di terra battuta sul quale si accumulavano i covoni di grano.
Si scioglievano i covoni e si spargevano sull'aia ben pulita, dapprima si facevano calpestare i covoni dall'asino per far separare la paglia dal grano, quindi si faceva trainare a circolo sull'aia, dall'animale stesso, una pesante pietra zigrinata, o una pesante "rattacasce" di ferro, onde frantumare ulteriormente le spighe.
Poi, pazientemente, bisognava che si sollevasse il vento per "ventilare" il tutto con le forche o le apposite pale di legno per permettere che il vento portasse lontano la paglia residua e liberare a terra il grano, infine si crivellava il tutto per liberare il grano dalla pula per ottenere il prodotto ben pulito. Era fatica immane sotto l'arsura estiva.
(Foto di Peppe Evangelista e familiari sull’aia presso la Taverna di Toro)

di Vincenzo Colledanchise

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