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Il Parco di Monte Vairano

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Il sito è gestito dall’Associazione Monte Vairano, in cui confluisco gli sforzi economici e le attenzioni organizzative della città di Campobasso e dei paesi di Baranello e di Busso

di Arnaldo Brunale - fb

29 aprile 2021

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In tempi di pandemia è dura non poter viaggiare, per chi ama viaggiare, per chi ama visitare musei, luoghi archeologici, assistere ad uno spettacolo, ecc.. Mi permetto di consigliare, nel nostro piccolo, un luogo che è possibile visitare a costo zero e, soprattutto, di farlo all'aria aperta. 

Non è lontanissimo da Campobasso. Si tratta del Parco archeologico-naturalistico di Monte Vairano. 

Solo qualche notiziola per destare la curiosità in chi non lo conosce ancora. 

Il sito è racchiuso in un territorio di circa 2000 ettari, che abbraccia la nostra città capoluogo, i paesi di Baranello e di Busso. L’area è ritenuta di estremo interesse archeologico, in quanto in essa sono stati rinvenuti i resti di una città sannitica che alcuni studiosi propendono che fosse l’antica Aquilonia. La cinta muraria di questa città antica, lunga quasi tre chilometri, contiene un’area di circa cinquanta ettari. I sopralluoghi effettuati in passato, altri sono ancora in fase di ulteriore sviluppo, hanno consentito di riportare alla luce una serie di oggetti e di suppellettili tipici degli usi e della civiltà sannita. Cosicché è stato possibile individuare con certezza assoluta il tipo di alimentazione di questo popolo: nutrimenti a base di formaggi, di carne di maiale o di pecora, di pane preparato con farina di farro o di legumi; mentre le loro principali attività lavorative si basavano sulla pastorizia, sull’agricoltura, non disdegnando la lavorazione della ceramica e la macinatura del farro per ottenere gli sfarinati con cui preparavano non solo il pane, ma anche le pietanze più varie per il loro sostentamento. 

Questa zona archeologica è anche interessante da un punto di vista paesaggistico, in quanto è circoscritta da una fitta flora che la caratterizza anche come località di notevole interesse naturalistico. Tutto il territorio è ricoperto da essenze arboree spontanee, cosicché su di esso è possibile trovare castagni, querce, ornielli, ginepri, abeti bianchi, il legno utilizzato dagli agnonesi per la costruzione delle ‘ndocce’, larici, pini, cipressi e tutta una molteplicità di vegetazione naturale come il ginepro, il timo, la rosa canina, l’origano, il pruno selvatico, le fragole di bosco, i funghi e, per finire, i tartufi neri e bianchi, considerati da sempre “l’oro molisano”. 

Attualmente il parco archeologico-naturalistico di Monte Vairano è gestito dall’Associazione Monte Vairano, in cui confluisco gli sforzi economici e le attenzioni organizzative della città di Campobasso, e dei paesi di Baranello e di Busso. Grazie a questa sinergia esso è divenuto una località turistica attrezzata moderna in grado di soddisfare tutte le esigenze del visitatore per i suoi significati culturali, ambientali e ricreativi. 

Ecco, se ne avete voglia, potete visitare questo luogo straordinario e trascorrervi una giornata all'aria salubre della nostra terra. 

di Arnaldo Brunale - fb

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