Un nuovo futuro per le nostre montagne

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Un'altra neve è possibile e non lo dicono pazzi ambientalisti ma gli operatori e gli abitanti di una bellissima montagna trentina

di Paolo Piacentini - fb

10 dicembre 2020

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Cari Presidenti di Regione e Assessori 

mi permetto un consiglio appassionato, umile, trasversale e ovviamente non richiesto, su come costruire un nuovo futuro per le aree interne e le nostre montagne. 

Oggi stiamo vivendo un momento molto drammatico in cui due crisi planetarie rischiano di creare tante macerie economiche e sociali. 

Si parla tanto di ricostruzione, rigenerazione a vantaggio delle future generazioni, prevenzione e risorse importanti verranno destinate per una strategia green. 

Tutto questo presuppone un cambio di paradigma a tutte le scale territoriali ma per le nostre montagne ed aree interne vale ancora di più. 

Una nuova strategia presuppone, dal mio punto di vista, che si mettano da parte i mille progetti che con quella nuova necessaria visione non hanno nulla a che vedere. 

Aprirei un grosso momento di confronto con le istituzioni locali, le categorie imprenditoriali, l'associazionismo per comunicare che tutti i progetti in cantiere dovranno essere coerenti con la nuova strategia imposta da due crisi globali che hanno profonde ripercussioni anche a livello locale. Quelli che rischiano di bruciare risorse vanno abbandonati per dare spazio ad una progettualità più incisiva e di lungo respiro. 

Se non si ha oggi il coraggio di cambiare rotta trasmettendo ai territori una nuova visione di futuro da condividere, credo che per un'altra occasione non avremo tempo. 

La politica, se mette al centro il bene comune con il pensiero rivolto alle future generazioni, ha in mano la carta vincente. 

L'esperienza della mobilità sostenibile insegna che gli amministratori che hanno creduto con coraggio al cambiamento della città, alla lunga hanno vinto anche a livello elettorale. 

Una giunta regionale che si prende 5 anni di tempo per disegnare e attuare una nuova strategia vincerà a livello elettorale e avrà ottenuto la cosa più grande e nobile del fare politica in questo drammatico periodo storico: AVRA' LASCIATO ALLE FUTURE GENERAZIONI UN PAESE DAVVERO MIGLIORE

A seguire un esempio virtuoso che riguarda il turismo invernale.  

Un'altra neve è possibile e non lo dicono pazzi ambientalisti ma gli operatori e gli abitanti di questa bellissima montagna trentina.

Lo dico a cuore aperto a politici ed amministratori di qualsiasi colore. Mettete una moratoria ai nuovi impianti di risalita, fate funzionare al meglio quelli esistenti e prendete spunto dalle esperienze virtuose che si stanno diffondendo sempre di più in varie zone del Paese.

Se molti dei fondi del Recovery Fund devono andare per innescare una vera rivoluzione green, per le aree montane bisogna investire assolutamente in forma Prioritaria sulla manutenzione e cura del territorio e su un turismo che riscopra un rapporto autentico è rispettoso dei territori.

Approfittiamo di questo momento storico, per mettere in campo una nuova strategia che sposi pienamente l'idea di una grande è concreta rigenerazione economica e sociale

di Paolo Piacentini - fb

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