Aree interne dopo il Covid

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Cambiare concretamente i modelli socio economici dell'Appennino prendendo, davvero, lezione dal COVID

di Marta Bonafoni– fb

23 ottobre 2020

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Il Covid ha smontato moltissime nostre consuetudini. Tra queste, quella che vedeva le aree interne italiane destinate a un declino inesorabile.

È arrivato il virus, e improvvisamente si è affacciata un'altra realtà: le aree interne come "riserva di futuro" del Paese. Per l'aria buona da respirare, gli spazi verdi da vivere, i borghi belli da ripopolare. Lo abbiamo visto negli scorsi mesi, tutti a riaprire le vecchie case, a scegliere una nuova finestra per lo smartworking, ad abbandonare il pendolarismo, a optare per monti, boschi e valli a un tiro dalla città.

Ieri sono stata a #Leonessa, ultima propaggine del Lazio in provincia di Rieti, incastrata tra i boschi dell'Umbria e dell'Abruzzo.

Con Paolo Piacentini (massimo conoscitore dell'Appennino e dei nostri Cammini), il sindaco Gianluca Gizzi, il gruppo locale del Cai, Filippo Tantillo della Strategia Nazionale delle Aree Interne, abbiamo iniziato ad immaginare.

"Come uscire dal Covid in modo sano", come dice l'Oms.

Immaginare, per poi metterci al lavoro.

di Marta Bonafoni– fb

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