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La rinascita di un Borgo Consapevole

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È stato avviato nei pressi di Orvieto un progetto di rinascita e ripopolamento incentrato sul recupero degli antichi mestieri ed il benessere individuale e collettivo. L’obiettivo è quello di dar vita ad una comunità che si riconosca nei valori di rispetto, sostenibilità, crescita personale e spirituale

di Alessandra Profilio (da italiachecambia.org)

13 marzo 2020

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Benessere personale, cibo sano e recupero degli antichi mestieri. Sono questi i tre elementi su cui si fonda Borgo Consapevole, il progetto di rinascita di una frazione medievale nei pressi di Orvieto. A parlarci di questo luogo immerso nel verde e dell’avvio delle attività per rivitalizzarlo è Federico Insabato, insegnante di yoga e tra i promotori dell’iniziativa.

Cos’è e come nasce Borgo Consapevole?

Borgo Consapevole è una sperimentazione avviata grazie alla collaborazione tra YogAyur, centro benessere e bistrot di Roma, ed Eremito, struttura turistica immersa nelle valli umbre. Laboratorio di questo esperimento è Cantone, frazione del comune di Parrano, situato nell’alto orvietano.

Puoi descriverci questo luogo?

È un’isola felice immersa nel verde in cui si può sperimentare un profondo stato di calma: il luogo ideale per mettere in atto maggiori forme di consapevolezza spirituale, sociale e ambientale. Cantone è attualmente abitato da una ventina di abitanti dai 50 ai 90 anni. Ci sono molte case sfitte disponibili per chi deciderà di trasferirsi qui o trascorrerci un periodo di tempo più o meno lungo.

In cosa consiste il progetto?

Cerchiamo donne e uomini che abbiano voglia di investire tempo ed energie nella creazione di una piccola e consapevole comunità che si riconosca nei valori di rispetto, sostenibilità, crescita personale e spirituale. L’obiettivo è quello di rivitalizzare il borgo in modo graduale. Siamo partiti dall’organizzazione di alcuni weekend tematici. Workshop su apicoltura e cera d’api, degustazioni, pratiche di Yoga e passeggiate nella natura umbra sono le attività che abbiamo proposto sinora. Per il 21 e 22 marzo stiamo organizzando una Festa di Primavera per celebrare insieme il risveglio della natura.

Come hanno accolto la vostra iniziativa gli abitanti del posto?

I residenti ci hanno accolto con molto entusiasmo! Con loro stiamo organizzando corsi di tornio e di cesteria e una signora novantenne del posto ci ha mostrato come impastare e cuocere il pane nel forno sociale del borgo. Desideriamo recuperare gli antichi mestieri e creare in questo luogo anche nuove opportunità professionali legate al turismo, l’artigianato, l’agricoltura naturale e il benessere.

Cantone è un paesino poco abitato, ma ricco di energie grazie ai volenterosi che resistono.

di Alessandra Profilio (da italiachecambia.org)

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