I nostri contadini si curavano in modo empirico con “r’ squattòne”, in caso di costipazioni bronchiali o influenzali

di Arnaldo Brunale - fb 

13 febbraio 2020

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In questi ultimi tempi, stiamo assistendo ad un vero e proprio bombardamento mediatico circa il Coronavirus. 

Non volendo fare il superficiale, vorrei ricordare che in ogni epoca, e periodicamente, nel mondo fanno la comparsa epidemie di natura virale che hanno creato preoccupazioni molto serie nella gente. Vorrei accennare alla febbre maltese, al colera, alla sas, all'aviaria ecc. Forse, nella mia ignoranza, pavento che la crudescenza di quest'ultima epidemia sia dovuta al fatto che quasi tutti noi siamo divenuti resistenti a quasi tutti gli antibiotici in circolazione, per il solo fatto di farne largo uso anche quando non ce ne è stato bisogno. 

Qui i medici potranno dire molto più di me profano in materia. Mi piace ricordare, ma non nel caso del Coronavirus, che i nostri avi, pur non conoscendo gli ultimi ritrovati della scienza in campo sanitario, si curavano in modo empirico, ad esempio lo scattone (r’ squattòne) in caso di costipazioni bronchiali o influenzali, spesso, efficace, ma, altrettanto spesso, ci rimettevano la vita, sottovalutando i sintomi. 

Intano, per sorridere un poco, mi piace postare il rimedio empirico de r’ squattòne che si preparava con broda calda della pasta fatta in casa, pasta, vino, pepe o altra spezie piccante.

di Arnaldo Brunale - fb 

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