Panorma molisano

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Molti Molisani ricordano questo panorama

di Nicolangelo Giampaolo – fb

31 gennaio 2020

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All’uscita della galleria Lama Bianca, nella foto la statale sbocca dai campi verdi poco sopra il piano degli alberi in autunno, appare, proprio di fronte mentre guidi, quando l’atmosfera limpida e tersa lo permette, il Monte Miletto 2050slm, bianco d’inverno quando nevica.

Pochi metri più avanti, sempre percorrendo la statale, sulla sinistra ha origine il Tappino. Lo si può immaginare sgorgare dal terreno sul versante opposto a Monte Vairano, su cui si stendono all’alba le ombre delle case contigue al Casino Barone 810slm sul crinale della collina.

L’acqua del fiume, poco più a valle, girando ad est, abbraccia la collina di Colle Campanaro 777slm. Si vedono le ultime abitazioni di contrada Tappino, proprio dietro le prime case illuminate dal sole, grigie, lambite dal mare di nuvole.

Sotto le nuvole, nella profonda gola dell’Acqua Zolfa 680slm, il fiume prosegue la sua corsa e, dopo aver attraversato l’Acquedotto Molisano Destro, ripiega a sud lasciandosi alle spalle la collina di contrada Cese. Questa, immediatamente dietro le ultime colline grigio velluto a far da sponda da questo lato, immersa. C’è.

Sempre sotto le nuvole, il fiume precipita nel suo corso tra Mirabello Sannitico 580slm, che c’è ma non si vede, e Ferrazzano 870slm Sempreverde isola nel bianco all’alba.

Il fiume s’ingrossa raccogliendo l’acqua di Campobasso, s’immette da ovest nel lago di Occhito. Lontano. 

Dietro l’isola sempreverde, Gildone 620slm immerso non si vede, neanche senza nuvole, ma si nota la montagna di Gildone 902slm, piatta, che confonde i suoi contorni con l’appennino Dauno, sullo sfondo molto molto distante.

Quell’onda di nuvole, al centro della foto, provocata dal frangere di queste sui numerosissimi rilievi collinari della Rocca 1000slm che si erge alta a destra, ci nasconde, nella foto, la vista delle ultime case di Cercemaggiore 950slm. Santa Maria a Monte 1030slm, più bassa a destra, e Monte Saraceno 1086slm, più alto a sinistra, sono le due montagne su cui Il paese è arrampicato.

Tra le isole, in fondo in fondo, di notte, è facile scorgere luci rosse intermittenti: sono le turbine eoliche che si trovano vicino Foiano di Valfortore e Montefalcone di Valfortore, sui crinali ventosi che circondano l’omonima valle da dove ha origine l’omonimo fiume, immissario da sud del lago di Occhito. Ma questa è un’altra Regione... 

di Nicolangelo Giampaolo – fb

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