Carro bestiame!

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La solita logica di abbandonare il sud a se stesso dopo averlo spremuto come un limone lascia per strada tanti lavoratori

di Emilio Izzo - fb

31 gennaio 2020

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Per i vertici della UNILEVER, gli ottimi lavoratori che per loro hanno piegato la schiena per far volare l'azienda, rappresentano più o meno l'equivalente di bestie da portare al macello! L'assurdo silenzio aziendale, nonostante lo sciopero ad oltranza, non lascerebbe speranze, non una parola, non una richiesta, tutto lascerebbe presagire una fuga del colosso dai nostri territori! E nessuno sapeva?! Faccio fatica a crederlo! Se non fosse stato per qualche vocina di corridoio e la solerzia delle RSU, ci saremmo ritrovati anche senza speranza, avrebbero preso il volo con tutto il "malloppo"! 

E si che negli ultimi tempi in azienda i complimenti si sprecavano, la produzione è la migliore che altrove riferivano i vertici, le pacche sulle spalle dei lavoratori non si risparmiavano, sembrava il paese dei balocchi. E invece, una volta riempiti i magazzini con una frenetica attività di produzione, dopo aver spremuto gli addetti e ricompensati falsamente con belle parole, il tempo di svuotarli inviando il tutto sul mercato, che dietro l'angolo biecamente si manovrava per smantellare. Cos'altro sennò?! Motivi ufficiali non si riescono a comprendere se non la solita logica di abbandonare il sud a se stesso dopo averlo spremuto come un limone, i vertici ripetono a litania provocante che non si siedono a nessun tavolo se i lavoratori non sospendono la protesta, aspetto questo che non sfiora minimamente la classe operaia troppo spesso a conoscenza delle manovrine dei padroni. 

Ed io sono con loro perfettamente in linea. Ma proprio nessuno sapeva? Un assessore dedicato al settore, quello regionale per intenderci, imbarazzante a dir poco nel sentirlo mentre chiede agli sfortunati lavoratori cosa ci facessero li davanti, una presidente del consorzio industriale che si dice sorpresa e che nel contempo tesse le lodi del Nucleo che tutti sanno in disgrazia ma lei è pronta a rilanciare dalla ferrovia, la stessa che da anni versa sommersa dai rovi ed infine un presidente di regione che giunge sul posto a botti conclusi e solo perché l'evidenza della cronaca non lo mettevano nelle condizioni di ignorare! Certo è che se le premesse di un suo impegno restano legate al suo solito atteggiamento da superuomo, quello nel caso di specie di ignorare il confronto con la platea dei lavoratori, allontanare i giornalisti a volte troppo solerti a riportare la pochezza della risposta politica e quella di esordire all'incontro con le RSU con parole, corrette solo successivamente, che virgola più, virgola meno, in soldoni significavano che non ci sarebbe stato un seguito se la protesta non fosse rientrata, ma l'imbarazzo evidente dei presenti ha fatto correggere in un "...così dicono dall'azienda, ma non è un mio pensiero...!". 

Proprio nessuno sapeva? Anche la presenza del vicepresidente, "padrone" in quell'area con interessi di partito e non solo, veramente nulla sapeva? 

Ebbene, se così fosse, la domanda sorge spontanea:" preferite passare per politici navigati che a certe situazioni come queste, tra un politichese ed un altro, optano a comando di farsi i fatti propri in attesa di un tornaconto non identificabile ai non addetti, oppure preferite passare per degli ingenui ed inetti che non servono ad un cazzo? No, lo dico perché se fosse per la prima opzione dovreste semplicemente rimettere il mandato in sordina per evitare ritorsioni, ma se fosse per la seconda.....ditelo in sordina ugualmente senza nemmeno rimettere il mandato, pensiamo noi a tutto! Certo è che se l'UNILEVER dovesse tagliare la corda, sarà meglio, molto meglio che voi la tagliate molto prima e nottetempo, altrimenti non vorrei essere nei vostri panni!

di Emilio Izzo - fb

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