“Ho fatto sempre e solo il mio dovere”

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Lino Gentile, Sindaco di Castel del Giudice, si dice estraneo alle ipotesi accusatorie relative alle indagini “cittadinanze facili”

di A. C. La Terra

19 dicembre 2019

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Indagine “cittadinanze facili”, il Sindaco di Castel del Giudice Lino Gentile: «Io completamente estraneo a qualsiasi ipotesi di accordo corruttivo e ad ogni altra ipotesi accusatoria formulata dalla Procura di Isernia nei miei confronti».

«Ho piena fiducia nell’operato della magistratura e soprattutto non ho nulla da nascondere», queste le prime dichiarazioni del sindaco di Castel del Giudice Lino Gentile che prosegue: «Non ho mai preso parte ad alcun accordo corruttivo, né tanto meno ho mai commesso atti contrari ai miei doveri d’ufficio in cambio di alcuna utilità personale. Dimostrerò pienamente la mia estraneità ai fatti che mi vedrebbero coinvolto e la totale correttezza del mio operato. La trasparenza e l’efficienza dell’azione amministrativa hanno sempre caratterizzato il mio impegno istituzionale. Con grande serenità continuerò a lavorare nell’esclusivo interesse della mia comunità.  Pertanto, nelle prossime ore i miei legali di fiducia, gli avvocati Danilo Leva e Vincenzo Margiotta, accederanno agli atti di indagine e valuteranno tutti i passi da compiere per chiarire sin da subito la mia posizione».

Respinge così al mittente le accuse Lino Gentile, sindaco di Castel del Giudice coinvolto nel caso ‘Cittadinanze Facili’. L'indagine della Procura di Isernia è un filone di un'inchiesta più ampia aperta dalla Procura di Firenze. Secondo le ipotesi di reato i 17 indagati in accordo tra loro, avrebbero messo su una organizzazione tramite la quale i richiedenti provenienti dal Brasile offrivano denaro e altro agli amministratori per farsi rilasciare la cittadinanza per diritto di sangue, pur in mancanza dei requisiti. Le ipotesi di reato formulate nei loro confronti sono corruzione in atti d'ufficio e falso ideologico con le circostanze aggravanti.

di A. C. La Terra

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