La vergogna dell'archeologia sta a S. Vincenzo al Volturno

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Oggi si assiste alla distruzione di una delle testimonianze più straordinarie del Bacino Mediterraneo

di Martina Napolano (da vesuviolive.it)

12 novembre 2019

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Romina Valerio ha pubblicato questa immagine dell'abate Josue del 10 novembre 2019.

La situazione è drammatica.

SONO INDIGNATO!

Esattamente 20 anni fa, quando ero ancora responsabile di S. Vincenzo, feci realizzare un involucro di protezione degli affreschi.

Quell'involucro, staccato di 10 centimetri dalla parete per garantire l'areazione, proteggeva le pitture dai raggi solari e dalle intemperie.

Poteva essere sollevato solo in occasione di visite speciali.

Alcuni sciagurati tecnici della Soprintendenza, qualche tempo dopo, a mia insaputa distrussero l'involucro protettivo determinando di fatto l'inizio del disastro.

Nel maggio 2009 feci, a titolo personale, una ricognizione preoccupato dello stato di quelle pitture.

Segnalai quello che stava avvenendo. La Soprintendenza nel frattempo realizzava quella struttura metallica che definii "LA PORCILAIA".

Oggi assistiamo alla distruzione di una delle testimonianze più straordinarie del Bacino Mediterraneo, peraltro di proprietà della Regione Molise e tenuta illegittimamente dalla Soprintendenza.

Da quando sono stato nominato Conservatore Onorario di S. Vincenzo al Volturno dalla Regione Molise, non mi è stato più consentito di accedere agli scavi.

Ho denunziato il tutto anche alla Magistratura e alla Regione, ma la sensazione è che vi siano inquietanti silenzi.

In un'altra regione questi delinquenti distruttori del patrimonio sarebbero perlomeno sotto processo. Qui ricevono finanziamenti milionari per continuare a distruggere. 

Vi dico sinceramente che che sono sconcertato e la colpa è anche dei Molisani ai quali del patrimonio culturale non importa granché ....

di Franco Valente - fb

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