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Tutta l’Italia è uno stadio schifoso

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Sartre diceva che “il razzista odia gli altri perché odia sè stesso” e aveva ragione

di Pippo Venditti (da riservato.net)

6 novembre 2019

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Frequento lo stadio da sempre, sono un ultrà, lo sono sempre stato e sempre lo sarò. Non mi riconosco nell’immagine che oggi i decerebrati presenti nelle curve italiane stanno mostrando. La curva per tanti come me è sinonimo di appartenenza, di gruppo, di amicizia, di mentalità , di goliardia. Quest’ultima non è la goliardia di cui parla il tristissimo Maurizio Setti, presidente dell’Hellas Verona, non si tratta dell’appartenenza di Luca Castellini, il fascista e “capo” della curva scaligera che ha dichiarato: “Balotelli è italiano perché ha la cittadinanza, ma non potrà mai essere del tutto italiano. Anche noi abbiamo un negro in squadra, che ha segnato ieri, e tutta Verona gli ha battuto le mani”. Gli sfottò tra avversari sono sacrosanti da sempre ma non sono gli sfottò di cui parla Ivan Juric, allenatore del Verona. A loro dico che “Giulietta è ‘na zoccola”, è ironia, sfottò e goliardia, urlare a un uomo perché nero è razzismo e nulla più. Razzismo vero. In tutta questa storiaccia, gli ultras veri non c’entrano nulla, la gente perbene che va allo stadio non c’entra nulla, i bambini che vogliono tifare per i propri idoli non c’entrano nulla, perché la questione è un’altra. In un paese civile, Setti, Castellini e Juric, sarebbero messi alla berlina da tutti.

Ma noi non lo siamo più.

>Se metà Parlamento non si alza di fronte alla signora Liliana Segre e se c’è tanta gente che sprizza odio, il limite della decenza è stato superato abbondantemente. Il problema non è che queste nefandezze accadono allo stadio. Il problema è che ormai tutta l’Italia è uno schifoso stadio.

Sartre diceva che “il razzista odia gli altri perché odia sè stesso” e aveva ragione.

Oggi siamo arrivati al punto che “erano pochi”, ”io non li ho sentiti” e “Balotelli è un bullo”, dichiarazioni degli stessi che dicono “io non sono razzista, ma…”, oggi siamo arrivati al punto di negare l’evidenza. I bambini queste cose le vedono e le riconoscono, perché i bambini non sono razzisti, gli adulti sì. La FIGC è più complice di tutti, le società fiancheggiano e i parlamentari sono quello sono. Non dovrei nemmeno stare qui a scrivere certe cose, prendendo una posizione, perché dinanzi a un reato non c’è posizione da prendere: il fascismo e il razzismo, in Italia, sono reato. Silenzio.

di Pippo Venditti (da riservato.net)

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