I racconti di Vincenzo Colledanchise hanno la maturità che solo il trascorrere del tempo può produrre

di Vincenzo Colledanchise

1 ottobre 2019

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Per quanto pubblico spero non prevalga solo il senso nostalgico del passato, seppure avendo accompagnato i nostri passi ci è rimasto nel cuore, ma esso sia di lezione per il futuro avendo segnato un lento ma deciso cammino verso il progresso, con forti ideali spinti dalla speranza per un mondo migliore. Oggi che quelle speranze sembrano essere disattese o spente, la disillusione ci induce a meditare su cosa abbiamo sbagliato e la comparazione con il passato appare inevitabile, perché il nostro mondo, oggi alquanto inquieto, si interroga e si allarma per la sua stessa sopravvivenza circa il futuro, avendo contaminato il mondo intero per la nostra cupidigia. Racconto spesso aneddoti intrisi di povertà e di dolore, altre volte anche della gioia dei semplici, ma affiora da essi quella sana parsimonia con la quale limitando la nostra fetta di benessere avremmo potuto coniugare anche la giustizia, e quando le ingiustizie si incarnano diventano conflittualità ed emergenze, come quella odierna dei disperati che invadono le nostre coste per reclamare anche loro una fetta di benessere. Foto: pulizia generale al fiume: padre, figlio, asino e maiale.

di Vincenzo Colledanchise

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