Edizione 2019 - La Manifestazione

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Il percorso ha portato i marciatori in zone diverse della regione. La Prima Tappa è stata contraddistinta da un itinerario legato all’arte romanica di S. Maria della Strada e di S. Giorgio a Petrella Tifernina. La Seconda ha fatto conoscere la fecondità del basso Molise. La Terza ha riproposto la tradizione pastorizia insieme a 500 pecore sui monti del Matese. La Quarta ha incentrato l’interesse sull’area archeologica di Civitanova del Sannio ed ha voluto ricordare Mimmo Pellegrino sul Tratturo Lucera-Castel di Sangro nei pressi di Pescolanciano. La Quinta ha celebrato il XXV° a Duronia, il paese che ha dato l’origine alla manifestazione. La Sesta ha chiuso la manifestazione con un grande Evento, il primo nella storia culturale molisana, in onore di tutti i 136 paesi attraversati dal “cammina, Molise!”, la “Giornata dei Borghi molisani”, che si è svolto nella città Capoluogo. I paesaggi, l’attraversamento dei sentieri contadini e dei tratturi, la visita ai centri storici, l’ospitalità della gente dei borghi, il piacere di gustare la convivialità camminando. Tanti gli elementi interessanti ed accattivanti di un itinerario turistico e culturale unico.

I paesaggi, l’attraversamento dei sentieri contadini e dei tratturi, la visita ai centri storici, l’ospitalità della gente dei borghi, il piacere di gustare la convivialità camminando. Tanti gli elementi interessanti ed accattivanti di un itinerario turistico e culturale unico. 

  

Queste le caratteristiche principali della passata edizione:

  • L’attraversamento e l’accoglienza, con feste popolari, nei Comuni di Campobasso (CB), Matrice (CB), Petrella Tifernina (CB), Montenero di Bisaccia (CB), Guglionesi (CB), San Polo Matese (CB), Civitanova del Sannio (IS), Pescolanciano (IS), Bagnoli del Trigno (IS), Duronia (CB).
  • L’itinerario dell’arte romanica con la visita delle chiese di San Giorgio, di San Bartolomeo e S. Maria De Foras a Campobasso, e delle chiese di Santa Maria della Strada in agro di Matrice e San Giorgio a Petrella Tifernina.
  • I prodotti tipici delle zone attraversate. Nel Basso Molise, visita nelle aziende in agro di Montenero e Guglionesi, produttrici bio-agro-alimentari d’eccellenza e del vitigno autoctono Tintilia; incontro con i caseari sui monti del Matese e delle Mainarde; visita al Mulino Cofelice, in agro di Matrice, per assistere alla lavorazione della farina.
  • Le stupende vallate del fiume Trigno e del fiume Biferno, segnate dai boschi e dai borghi e caratterizzate dai laghi artificiali delle dighe di Chiauci e del Liscione.
  • Tratto importante del Regio Tratturo Lucera-Castel di Sangro, Civitanova del S., e Pescolanciano, filo conduttore di un percorso che si snoda in un ambiente non solo fisico ma anche della memoria.
  • La cultura della transumanza con un tratto di percorso fatto sui prati matesini insieme alle 500 pecore del pastore Antonio Innamorato con bivacco nello stazzo nello stazzo.
  • La tradizione, la cultura, le storia e l’arte dei Costumi Molisani con la rappresentazione plastica nei vicoli del Centro storico del Capoluogo e la successiva sfilata dei Costumi di alcuni paesi in rappresentanza di tutti i 136 comuni molisani, attraversati da “cammina, Molise!” in 25 anni, a cui ha voluto rendere omaggio l’A.C. La Terra.
  • L’archeologia medioevale di De Jumento Albo in agro di Civitanova del Sannio, il museo archeologico di Guglionesi e le fortificazioni sannitiche di Duronia.
  • La chiesa-santuario del XVII sec sul tratturello di S. Maria di Bisaccia, La Collegiata di S. Maria Maggiore del X sec a Guglionesi, il Castello D’Alessandro a Pescolanciano ed il Castello Sanfelice a Bagnoli del Trigno
    Il Borgo medioevale di Bagnoli del Trigno, la perla del Molise.
  • La visita al museo geofisico di Duronia, le cattedra itinerante sulle piante officinali a Bagnoli del T. e delle Fonti a Guglionesi.
  • Le Croci litiche di Civitanova del Sannio e di Duronia.
  • Festeggiamenti per la ricorrenza del XXV dalla nascita di “cammina, Molise!” a Duronia, paese d’origine della manifestazione, con la sfilata de “La Dodda” e la riproposizione della lavorazione del grano mediante la Trebbiatura.

La lunghezza del percorso, stimabile approssimativamente in 90 chilometri, ha permesso di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze. Le tappe sono state pensate per offrire una buona suddivisione degli sforzi. In questa edizione la percorribilità delle tappe non è stata continua, per via delle distanze e per la natura del territorio. Ogni paese attraversato ha preparato la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali coglieranno gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato.


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