Cerro al Volturno: un lungo ponte tibetano sul canyon

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L’idea, nata da associazioni e cittadini, è stata presa in considerazione dagli amministratori locali 

di Portale “il Volturno

19 giugno 2019

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Il nostro territorio ci offre diverse possibilità per dare al paese uno sviluppo turistico ambientale che potrebbe frenare questo esito, quasi di massa, che negli ultimi anni si sta verificando nel paese e in special modo nel piccolo borgo di Foci, oggi rimasto con solo pochissimi abitanti, forse non più di 40 anime.

Parliamo della gola Acquara dove a valle nel 1300 fu edificato Foci un dei borghi più antico di Cerro al Volturno e da dove per secoli le sorgenti dell’Acquara hanno dato l’acqua a tutto il paese e da dove nasce il torrente Acquara che insieme con il torrente Rio va a confluire nel grande fiume Volturno.

Il ponte Acquara è un’idea che nasce quindi da quello che ci offre il territorio e proprio questa parte del territorio ci potrebbe consentire di portare a Cerro negli anni migliaia di visitatori appassionati della montagna e di un ambiente sano e pulito.

Il ponte potrebbe essere raggiungibile sia attraversando le vie e le stradine che si diramano dall’inizio del piccolo borgo di Foci, sia percorrendo il sentiero che porta sul pianoro di Santa Croce, zona alle spalle del ponte. Poco più avanti del ponte, salendo per i sentieri della Spina, a circa 1300 metri di altezza si può ammirare dal belvedere dei monti sovrastanti il Pantano di Montenero Valcocchiara, le montagne di Roccaraso e tutto il pianoro dell’alto Sangro. Per quelli che praticano lo sport della tecnica di arrampicamento c’è una ripida e forte roccia da poter scalare e arrivare sul lato ovest del ponte. Da questa iniziativa si potrebbe dare finalmente più visibilità alle Mura Ciclopiche ad una vasta campagna per la produzione e commercializzazione delle patate e i fagioli della Spina, ai formaggi nostrani del caprino e del pecorino, alle fresche e genuine carni bovine e ovine degli animali che ogni giorno pascolano nei verdi prati del Pianoro di Santa Croce e a tante altre risorse alimentari coltivate per secoli sui due pianori. Da qui potrebbero realmente nascere le condizioni per realizzare dall’ambiente e dal suo patrimonio naturalistico un progetto Borghi alberghi diffuso nel Paese.

È un’idea, chiamiamola anche un’idea progetto, che potrebbe trovare un giorno la sua realtà …. Chissà. 

di Portale “il Volturno

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