Stampa 

Per i tratturi non era mai accaduto

Visite: 536

46 sindaci molisani d’accordo sul progetto di valorizzazione dei tratturi  avviato dal collega di Campodipietra con Invitalia

di Dardo

24 aprile 2019

Back 

Se la Regione va a rilento, se per programmare investimenti e risorse finanziarie si perde nei meandri della sua burocrazia, vanno veloci invece i sindaci. E tra i più lesti e reattivi ancora una volta emerge il sindaco di Campodipietra Peppe Notartomaso noto alla cronaca molisana per essere stato lo strenuo difensore dell’acqua pubblica e della gestione pubblica dell’acqua, avversore dell’Egam e della sua sinora conclamata inutilità. 

E’ del sindaco Notartomaso l’iniziativa di raccogliere l’adesione dei sindaci dei comuni che interagiscono col tracciato del tratturo Castel di Sangro Lucera, e dei 46 comuni molisani che intersecano il tratto molisano di quel tratturo e degli altri che sono la ricchezza storico/ambientale del Molise. Li ha coinvolti nel progetto che prevede una “pedo-ciclo-ippovia”, ripristinando la fruibilità e la identificabilità dei tratturi.  A questo intervento generale – ha detto Notartomaso -, che avrebbe la funzione di un filo rosso, un vero e proprio cordone ombelicale, si è pensato di aggiungere, per ogni comune progettualità e idee che mirino a sviluppare l’attrattività turistico – ricettiva e la valorizzazione delle risorse e delle tradizioni locali. Tutto ciò per concorrere a raggiungere gli obiettivi auspicati dal Presidente del consiglio Giuseppe Conte e dall’ Amministratore delegato di Invitalia, Arcuri, nell’incontro a Campobasso, nel corso dell’illustrazione delle opportunità di finanziamento che offre il Contratto Istituzionale di Sviluppo ideato nel 2014 per gestire i fondi assegnati all’Italia (circa 80 miliardi di euro) dalla programmazione europea per il settennio 2014 – 2020.  Cogliere l’attimo fuggente: è il proposito di Notartomaso. 

E su questo presupposto s’è mosso velocemente ed è pronto a entrare nel vivo della proposta e di redigerla e di presentarla a Invitalia che, va ricordato, è la società pubblica cui il Governo ha delegato la gestione dei fondi del Contratto Istituzionale di Sviluppo. L’idea dei tratturi (che non è l’unica ad essere in circolazione ma, a differenza delle altre, è la meglio impostata) è piaciuta immediatamente a tutti: a Invitalia e ai sindaci, tant’è che l’idea è passata dagli iniziali comuni del solo tratturo Lucera – Castel di Sangro, come detto,  ai 46 comuni che insistono sui tratturi molisani. Al traguardo delle adesioni raggiunte, il sindaco di Campodipietra si augura si aggiungano altre adesioni capaci di avallare la bontà dell’iniziativa e la necessaria, indispensabile, condivisione. Difficilmente nel Molise è accaduto che la coesione degli intenti e delle volontà fosse univoca. Il campanilismo era è rimane l’ostacolo da abbattere, da rendere inoffensivo, creando, come vuole il sindaco Notartomaso, una piattaforma istituzionale in cui ciascuno riconosca all’alro titolarità e capacità d’azione. 

Sui tratturi, i sindaci sono d’accordo. Si spera lo siano la Regione, le Province, le parti sociali, le associazioni, i sindacati, gli imprenditori agricoli e i cittadini che vogliono contribuire attivamente e fattivamente a migliorare l’idea ed il progetto. Così come è stato pensato e  abbozzato, varrebbe alcune decine di milioni di euro, importo su cui Invitalia non ha eccepito alcunché,  con ciò confermando la validità e la prospettiva dell’iniziativa.  “Abbiamo tutti gli ingredienti per fare bene: strumenti finanziari, tecnico-amministrativi, e, cosa mai successa prima, “strumenti promozionali”. Invitalia infatti si preoccuperà di promuovere l’intero pacchetto Tratturi sui circuiti nazionali e internazionali del turismo. Se saremo stati illusi, quantomeno, potremo dire di averci provato”.  Parola di Peppe Notartomaso.

di Dardo

Back

tratturi