Il mondo salvato dai ragazzini

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Roma - Torre Maura, 2019. C’è voluto il coraggio di un ragazzo di 16 anni per capire la pochezza culturale e la mancanza di argomenti di questa sedicente “maggioranza“

di Maria Teresa Fè - fb 

5 aprile 2019

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Simone, il ragazzo di 15 anni che ha sfidato Casapound a Torre Maura.

Simone: "Quello che lei sta facendo è una leva sulla rabbia della gente per fare i suoi interessi, per i voti".

Casapound: "Te sei contento che hanno messo 70 rom qua?"

Simone: "A me 70 persone non mi cambiano la vita. A me il problema non è chi me svaligia casa, il problema mio è che me svaligiano casa. Se me svaligia casa un rom, tutti je demo anna' contro, poi quando è italiano mi devo star zitto che è italiano. È sempre la stessa cosa, si va sempre contro la minoranza, a me nun me sta bene che no. Perché pare che la minoranza cambia tutto".

Casapound: "Ti sembrano una minoranza i rom in Italia?"

Simone: "Sono una minoranza che sì, noi siamo 60 milioni. Nessuno deve essere lasciato indietro: né italiani né rom né africani né qualsiasi tipo di persona".

Casapound: "Sei uno su cento, solo tu pensi queste cose".

Simone: "Almeno io penso. Almeno io non mi faccio spingere dalle cose vostre per raccattare voti".

Casapound: "E perché, quelli della tua fazione politica non ci vengono qui?". 

Simone: "Io non ne ho fazione politica, io so de Torre Maura, tu di dove sei?"

Casapound: "Mia moglie esce alle 4.30 di mattina di casa perché lavora in una clinica sull'Ardeatina e attacca alle 8 di mattina... ma deve uscire alle 4.30 perché il Comune di Roma qui a Torre Maura non fornisce alcun servizio"

Simone: "E la colpa è dei rom?"

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di Maria Teresa Fè - fb 

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