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Banfi all’UNESCO

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L’Osservatorio Internazionale Archeomafie esprime preoccupazione

di Osservatorio Internazionale Archeomafie

23 gennaio 2019

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L’Osservatorio Internazionale Archeomafie esprime preoccupazione per la nomina dell’attore Lino Banfi nella commissione Italiana presso l’UNESCO. L’Italia è il paese con il maggior numero di siti UNESCO, con 54 siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità e 7 iscrizioni nel Patrimonio Culturale Immateriale. 

Il nostro Paese è anche il secondo contributore complessivo dell’UNESCO, dopo il Giappone. Dal 1999 è uno dei membri del Consiglio Esecutivo dell’Organizzazione, l’organo di governo dell'UNESCO eletto ogni quattro anni dalla Conferenza Generale. L’ultima elezione è avvenuta nel 2015. Il mandato terminerà nel 2019. Nel 2016 ci è stata affidata anche la Presidenza del gruppo “Unite4Heritage”, per la protezione del patrimonio culturale nelle aree di crisi e di guerra. L’Italia, infine, è stata recentemente per la prima volta designata dai 195 Stati membri dell'UNESCO alla Presidenza della Commissione Cultura della Conferenza Generale UNESCO per il periodo 2017-2019. Questi traguardi sono stati sinora ottenuti grazie alla competenza diplomatica e culturale della nostra delegazione. “Considerate le scadenze e gli impegni che lo attendono, affidare il ruolo di rappresentare l’Italia all’UNESCO ad una persona senza competenze culturali e diplomatiche - osserva il Presidente dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie, Tsao Cevoli - quasi come una sorta di riconoscimento per meriti cinematografici, come dichiarato dal Vice Presidente del Consiglio dei Ministri, on. Di Maio, rischia di far perdere all’Italia la fiducia degli altri stati membri e la posizione di leadership faticosamente conquistata negli ultimi decenni.”

di Osservatorio Internazionale Archeomafie

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