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Si riduce la spesa sociale 

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Ridotta la capacità dei comuni di supportare le persone fragili e gli anziani

di Mino Dentizi

4 gennaio 2019

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Il recente rapporto Istat su “La spesa dei comuni per i servizi sociali” evidenzia che, a partire dal 2011, le risorse destinate agli anziani tendono a diminuire mentre continua ad aumentare la popolazione di riferimento. La spesa pro-capite per gli anziani è passata da 122 euro nel 2010 a 92 euro annui nel 2016. Le risorse dedicate ai servizi per gli anziani si riducono progressivamente sia in valore assoluto che come quota sul totale della spesa sociale dei Comuni (dal 25% nel 2003 al 17% nel 2016). 

Il dato è preoccupante in generale perché dimostra la ridotta capacità dei comuni di supportare le persone fragili, e nello specifico perché il 38% della spesa è destinata alle strutture residenziali ed un altro 37% all’assistenza domiciliare. Si tratta dei due ambiti più delicati dell’assistenza all’anziano. 

Secondo l’Istat le principali voci di spesa per l’area anziani sono le strutture residenziali, comunali o private convenzionate, che assorbono circa il 38% delle risorse. A risiedere nelle strutture comunali o finanziate dai Comuni è lo 0,8% degli anziani, dato costante nel tempo, ma caratterizzato da rilevanti diversità territoriali: dal 2,1% del Nord-est scende allo 0,1% nel Sud, dove i comuni che offrono questo tipo di assistenza sono solo il 16,9%, contro il 56,9% al Nord-est e il 33,3% a livello nazionale. I Comuni riservano il 37% della spesa sociale per gli anziani all’assistenza domiciliare. La tipologia preponderante proposta dai Comuni è quella socio-assistenziale, che consiste nella cura e igiene della persona e nell’aiuto nella gestione dell’abitazione. Dal 2010 al 2016 per questa forma di assistenza si osserva una diminuzione del 25% sia per la spesa che per il numero degli anziani assistiti, i quali passano da quasi 176mila nel 2010 a meno di 132mila nel 2016 (dall’1,4% all’1% degli anziani residenti). A questi utenti si aggiungono quasi 76mila persone (lo 0,6% degli anziani residenti) che ricevono Assistenza Domiciliare Integrata, ovvero con l’integrazione di prestazioni di tipo sanitario a carico del Sistema Sanitario Nazionale. Anche l’assistenza domiciliare Integrata è soggetta ad un calo rispetto al 2010, allorquando gli anziani assistiti erano oltre 86mila, pari allo 0,7% dei residenti. Come per le altre aree di utenza, emergono importanti squilibri a sfavore delle regioni del Sud, dove la spesa annua è di 48 euro pro-capite contro 80 euro nelle Isole3, 78 al Centro, 91 al Nord-ovest e 159 al Nord-est E’ interessante notare che mentre al Nord-est la spesa sociale pro-capite per gli anziani è diminuita dell’8% dal 2010 al 2016, nelle altre ripartizioni geografiche il calo è molto più accentuato: -19% al Sud, -24% nelle Isole, -34% al Centro e -35% al Nord-ovest”.

Il discorso del Presidente della Repubblica di fine anno ha colto molte delle difficoltà e delle sofferenze degli italiani in un momento particolarmente critico e tra queste vi è anche un riferimento alla solitudine degli anziani. Ringraziamo Mattarella, ma il governo ha intenzione di invertire la rotta?

di Mino Dentizi

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