La “Lunga Marcia per l'Aquila” si rimette in cammino

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Un ascolto collettivo delle comunità locali per costruire insieme una nuova narrazione dell'Appennino ferito

di Antonio Marchi - fb

26 giugno 2018

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Ci eravamo lasciati l'anno scorso a L'Aquila ... “La tensione tellurica, dopo il ritorno a casa è stata assorbita dalle nostre abitudini “domestiche”....ma (forse), non è svanita del tutto”. 

Riprendiamo il cammino. Siamo pronti ad andare per donare carezze di protezione.

Il 27 giugno da Fabriano partirà la Lunga Marcia nelle Terre Mutate. Una seconda edizione del più importante cammino solidale che da quest'anno collegherà in modo permanente Fabriano a L'Aquila per 12 tappe di territorio appenninico toccando tutte le aree colpite dal sisma tra Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo. 

La sera del 26 Giugno i partecipanti alla Marcia, provenienti da tutta Italia, saranno accolti il dalla comunità locale e da gli organizzatori della manifestazione "Lo Spirito e La Terra". 

Promotori ed organizzatori di questa grande manifestazione di solidarietà: Federtrek, Movimento Tellurico e APE accompagneranno i numerosi partecipanti ad un ascolto collettivo delle comunità locali per costruire insieme una nuova narrazione dell'Appennino ferito. 

Ho sempre pensato al terremoto come ad un giudice occulto che compare all'improvviso e ci presenta il conto dell'infinito male fatto all'uomo che si è voluto redimere, agli animali che ci hanno nutriti, alle foreste e alle acque potabili, al mare dove i cetacei crepano orribilmente per la plastica che ingoiano, al cielo insozzato dai rottami ecc. Piegato sulle ginocchia da tanta desolazione in un silenzio spettrale, l'angosciosa domanda mi perseguita e il dubbio si fa carne togliendomi a volte la forza di camminare.

E' bene e giusto quello che facciamo individualmente, perchè gli Stati non sono che divinità maligne e false, ma qualsiasi pia intenzione non potrà che fare i conti con il clima della terra.

Ho la terribile sensazione che non si fidi di noi che ipocritamente proclamiamo di volerla salvare. 

Però ci proviamo. La voglia di cambiare ci accompagnerà come le gambe, il cuore e tanta poesia.

di Antonio Marchi - fb

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