Buone notizie per la tutela del territorio sannita

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Dopo la decisione della Procura della Repubblica di Benevento di disporre il sequestro di diverse Pale Eoliche è giunta oggi la Sentenza n. 2910/18 del Consiglio di Stato che ha sancito l'illegittimità delle procedure di autorizzazione per l'installazione di n.10 Pale Eoliche a Castelpagano a ridosso del confine col Molise

di WWF Sannio

17 maggio 2018

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Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 2910/18, depositata in data odierna ha definitivamente affermato la illegittimità della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) dell’impianto eolico di Castelpagano, localizzato al confine tra Campania e Molise. 

Il progetto prevedeva l’installazione di 10 aerogeneratori alti 150 metri per un totale di 30 MW. L’impianto avrebbe dovuto sorgere nei pressi di altri due impianti nei comuni confinanti di Circello e Santa Croce del Sannio, al confine tra Campania e Molise, nei pressi di aree paesaggisticamente vincolate e con incidenza sulle aree della rete Natura 2000 localizzate in Campania e in Molise.

La sentenza del Consiglio di Stato, sottoscritta dal consigliere Verrico, confermando la sentenza del TAR di Napoli su ricorso proposto dall’avvocato Maurizio Balletta per il WWF Sannio, è importantissima perché non solo afferma la sussistenza della legittimazione ad agire per la tutela dell’ambiente dell’Associazione locale WWF Sannio, ma, soprattutto, afferma definitivamente la illegittimità dell’operato della Regione Campania che ha omesso il coinvolgimento nel procedimento della Regione Molise e degli enti locali molisani. Pertanto, la pronuncia ribadisce il principio della necessità di valutazione di impatto ambientale interregionale per i progetti di impianti eolici localizzati nei pressi del confine tra Campania e Molise.

Ora la Regione Campania dovrebbe annullare tutti gli atti di autorizzazione di impianti vicini al Molise in quanto non preceduti da VIA interregionale e lo stesso per i progetti tra Campania e Puglia. E’ grave che il Presidente De Luca e la sua Giunta continuino a non affrontare la questione dello scempio al confine con il Molise, mettendo a rischio il nascente Parco Nazionale del Matese e il paesaggio dell’Alta Valle del Tammaro”.

di WWF Sannio

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