Al posto della Turbogas un Parco Divertimenti

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Termoli: Enel mette in vendita la vecchia centrale

di Alessandro Corroppoli (da primonumero.it)

13 aprile 2018

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Il sito dell’ex centrale turbogas di Campomarino potrebbe, a breve, diventare un parco divertimenti o un parco tematico in grado di creare opportunità di lavoro e, allo stesso tempo, valorizzare il paesaggio. Questa è la nuova destinazione d’uso che gradirebbe il Presidente della provincia di Campobasso, e sindaco della città capoluogo, Antonio Battista, che ieri mattina ha avuto un incontro con i responsabili Enel. «La dismissione della turbogas deve essere propedeutica alla creazione di un parco tematico o ad attività compatibile con il turismo e l’ambiente del Molise. È una fantastica occasione, che può attrarre un bacino che da Benevento prende la Capitanata e una parte del Gargano dove non ci sono parchi tematici».

La nuova destinazione d’uso voluta del presidente della Provincia si inserisce nel percorso già tracciato dal programma Enel Futur-e, che dal 2015 include l’impianto bassomolisano. Il progetto è stato creato da Enel per dare una “nuova vita” ai siti delle centrali che hanno esaurito il loro ruolo o stanno per farlo. In un’ottica di economia circolare, alcune componenti della centrale non più utilizzate sono già state recuperate e trasferite in altri impianti in servizio. Presentato nella metà dello scorso mese di marzo da Marco Fragale, responsabile del progetto Futur-E, e da Chiara Geroldi del dipartimento di Urbanistica presso il Politecnico di Milano, al sindaco di Campomarino Gianfranco Cammilleri e al vicepresidente di Confindustria Molise Mauro Natale. Per riqualificare l’area è stata scelta la strada del concorso di progetti, per individuare progetti concreti e investitori interessati. «Si tratta di un percorso - evidenziò l’ingegnere Marco Fragale, responsabile Enel Business Development Europa Global Thermal Generation e progetto Futur-e - che porterà alla definizione di un bando internazionale per un “Concorso di Progetti” volto alla riqualificazione e all’acquisizione del sito: una procedura mirata a valorizzare le potenzialità dell’area e che risponda alle istanze espresse del territorio».

La centrale di Campomarino è entrata in servizio nel 1984. Oggi dismessa, occupa una superficie di circa 6,5 ettari e si trova a breve distanza da località di interesse come il centro storico di Campomarino, Campomarino Lido, Portocannone e la zona industriale di Termoli. L’impianto, in località Cocciolete, è immerso in un’area agricola. Nel corso degli anni il ruolo della centrale nel sistema elettrico si è ridotto sensibilmente, fino ad arrivare allo scenario energetico attuale, in cui soluzioni sempre più efficienti e una maggiore diffusione di impianti da fonti rinnovabili lo hanno reso marginale. La centrale di Campomarino ha prodotto il suo ultimo chilowattora nel 2012 ed Enel ha chiesto ed ottenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico l’autorizzazione a far cessare l’esercizio della centrale dal 30 gennaio 2013.

Il territorio comunale interessato a questa operazione è quello di Campomarino. «Enel deve dismettere e, quindi, vendere l’intera area della turbogas così, in maniera intelligente, chiede ai territori e dunque alle amministrazioni coinvolte quale sia la migliore destinazione d’uso - dichiara il sindaco Gianfranco Cammilleri -. Noi, come amministrazione comunale, abbiamo posto due condizioni: la prima che il sito sia a vocazione turistica, la seconda che valorizzi l’ambiente e il territorio». Condizioni che metterebbero al riparo «da eventuali speculatori che, magari, una volta acquistata l’area vorrebbero utilizzarla per la costruzione di discariche o similari». Un incontro tra Comune e Enel è già avvenuto durante le festività natalizie e «i responsabili Enel sono d’accordo e favorevoli con la nostra idea che, poi, abbiamo condiviso anche con la Provincia e Confindustria».

Un percorso, dunque, che prevede incontri e interviste agli interessati del territorio e un incontro con tutti gli attori coinvolti per approfondire gli scenari individuati.

Entro la metà dell’anno verrà quindi presentato il bando internazionale, una procedura mirata a valorizzare le potenzialità dell’area e che risponda alle istanze espresse del territorio nella fase di analisi. «Enel può condizionare il bando - asserisce Battista - è nelle sue possibilità, tenendo presente le istanze territoriali e favorendo imprenditori che hanno una vocazione turistica e di valorizzazione paesaggistica». 

Il “concorso di progetti” di Enel si articola in più fasi: in un primo momento i partecipanti alla procedura presentano le “manifestazioni di interesse” per l’area. Accertato il possesso dei requisiti previsti, si apre la seconda fase della procedura, che prevede l’invio di proposte progettuali per la riqualificazione dell’area, comprensive di offerte vincolanti per l’acquisizione del sito. La valutazione delle proposte viene affidata ad una commissione tecnica formata da rappresentanti di istituzioni locali, mondo accademico, ed Enel, che verifica l’idoneità delle soluzioni presentate, con particolare attenzione alle esigenze della comunità locale e a specifici requisiti di qualità della proposta, innovazione e sostenibilità sociale, ambientale e finanziaria, e applicazione dei principi di economia circolare. Solo le proposte che rispondono a tali requisiti accedono alla fase finale del percorso, finalizzata a individuare il progetto definitivo per il sito.

Ieri mattina, giovedì 12 aprile, Battista ha incontrato i responsabili Enel ai quali ha esposto l’idea. Questi ultimi non hanno dato nessuna risposta nel merito ma solo preso appunti e ascoltato la richiesta che arriva dal territorio e che «sarà valutata». Battista, inoltre, ha chiesto alla stessa Enel di «partecipare economicamente alle spese di realizzazione. È importante il coinvolgimento delle istituzioni a partire dalla nuova Giunta regionale, passando per la provincia e il comune di Campomarino. Ma vanno coinvolte anche le province di Foggia e di Benevento. Infine vanno coinvolti i cittadini, che devo essere informati passo passo».

di Alessandro Corroppoli (da primonumero.it)

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