Pd travolto dal M5s

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Fanelli: “E’ crollata una montagna. Per ripartire serve umiltà"

di Carmen Sepede (da isnews.it)

08 marzo 2018

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Il commento del segretario regionale dem, anche in risposta alla neo parlamentare di LeU Giuseppina Occhionero, che ha detto “il centrosinistra siamo noi”. Il confronto con la gente e dai luoghi del bisogno unico modo per riconquistare la fiducia degli elettori, anche in vista del prossimo appuntamento con le Regionali. L’indicazione del governatore Paolo di Laura Frattura non una scelta scontata, da discutere nella riunione in programma per domani.

“La sconfitta è stata netta e inequivocabile, dobbiamo ripartire con umiltà. E questo vale per tutti, anche per chi oggi dice ‘il centrosinistra siamo noi’, senza guardare alla logica dei numeri”.

Micaela Fanelli mette i puntini sulle i e risponde anche alla neo deputata di Liberi e Uguali Giuseppina Occhionero, che in conferenza stampa ha detto “il centrosinistra siamo noi”. Precisando poi che il dialogo con il Pd è possibile solo in una logica di discontinuità con la rotta, “non di centrosinistra”, indicata dal duo Frattura-Fanelli.

“Alla Camera abbiamo perso con il 15% di consensi e con 26.500 voti – ha puntualizzato piccata la leader dem - non con il 3% di LeU. Penso che l’autocritica dobbiamo farcela tutti, anche chi è entrata in Parlamento grazie ai resti ottenuti per i risultati su base nazionale, non per il risultato del Molise, a causa di un meccanismo perverso attuato dalla legge elettorale”.

Il segretario regionale del Pd però non cerca attenuanti alla sconfitta del partito e del renzismo, “non c’è stata una piccola frana, qua è crollata la montagna”. Un messaggio inequivocabile, quello lanciato dai cittadini, in Molise come nel resto d’Italia. Del resto di fronte ai dati, che dicono che quasi un elettore su due ha scelto il M5s e che il Partito democratico, come ha evidenziato Gianni Cuperlo, è al minimo storico, c’è poco da girarci intorno.

E Fanelli non lo fa. “Ci siamo allontanati dalla nostra gente – ammette – è chiaro che non siamo riusciti a dare le risposte che la gente ci chiedeva di dare, che ci siamo allontanati dai luoghi del bisogno. Abbiamo perso in maniera inequivocabile, per ripartire dobbiamo ripartire dal confronto, all’interno del Pd, ma soprattutto con la gente. Altrimenti non avremo capito il messaggio che ci è arrivato dalle urne. E non lo avranno capito neanche gli altri - il riferimento è sempre a LeU - Allo stesso tempo non possiamo che ringraziare chi ha continuato a credere in noi, a votarci". Quindi l'apertura al dialogo. "Discutiamo partendo dai dati, è finito il tempo delle contrapposizioni”.

Un ripartire che passa dalle elezioni Regionali del 22 aprile. Con il Pd chiamato a valutare la riconferma del governatore uscente Paolo di Laura Frattura. La scelta è già stata fatta? “Stiamo lavorando, non dico altro – precisa Fanelli – per domani abbiuamo convocato a Campobasso la segreteria regionale, per l’analisi del voto e per discutere del prossimo appuntamento elettorale. Altri incontri ci saranno nei prossimi giorni sul territorio, per arrivare all’indicazione del candidato governatore, considerando i tempi della presentazione delle liste”.

Fanelli che non si tira indietro neppure sulla domanda se ha pensato a presentare le dimissioni, come ha fatto a livello nazionale Matteo Renzi, che tuttavia ha annunciato la sua volontà di formalizzare la decisione solo dopo la formazione del nuovo Governo. “E’ chiaro che di fronte a una sconfitta così netta ci si dimette – ha detto – e la valutazione che ha fatto Renzi riguarda tutta la classe dirigente del partito. Io stessa dico che il tema non è che non si pone in Molise. La decisione la prenderanno gli organi di partito, anche se non si può non tener conto dell’imminente scadenza elettorale che ci riguarda”.

L’ultimo messaggio è per il M5s. “Se riusciranno a fare bene mi può fare solo piacere – conclude – mica voglio la disfatta dell’Italia”.

di Carmen Sepede (da isnews.it)

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