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Seminario del Movimento dei Cristiano Sociali

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“Il ruolo del cattolicesimo sociale nella sinistra italiana”. Seminario con i protagonisti di una scelta culturale coraggiosa

di Michele Petraroia (Coordinamento Regionale MCS Molise)

23 febbraio 2018

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Il Prof. Carlo Casula, l’ex-Segretario Generale della CISL Pierre Carniti, l’attuale Portavoce del Quirinale Claudio Sardo, la parlamentare Donata Lenzi, gli indimenticabili Franco Rodano, Adriano Ossicini, Gianni Bianchi, e soprattutto l’Ex-Ministro Ermanno Gorrieri, e con loro Luciano Guerzoni, Mimmo Lucà, Nicola Cacace, l’ex-Presidente delle ACLI Franco Passuello, Aldo Preda, Franco Chiusoli, Walter Raspa, Samuele Ciambriello, Lauredana Ercolani, Rosy Bindi, Giorgio Tonini, Emilio Gabaglio e una miriade di esponenti del volontariato, dell’AGESCI, del Sindacato, delle associazioni umanitarie, delle amministrazioni locali e del mondo accademico, si sono impegnati nel tempo a dare vita ad iniziative politiche, sociali e culturali, per testimoniare i valori della sinistra, andando oltre lo schema marxista, socialista e comunista. 

Il Movimento dei Cristiano Sociali raccolse tra il 1991 e il 1993 l’eredità di Franco Rodano, di Giuseppe Dossetti, di Don Lorenzo Milani e dei filoni culturali più aperti della Chiesa Italiana, del cattolicesimo e del sindacato, e aprì una riflessione per superare il modello organizzativo e l’area di riferimento moderata dei cristiani impegnati in politica. 

In una fase molto travagliata per l’Italia, una serie di personalità ebbero il coraggio di rompere apertamente con le scelte conservatrici della Conferenza Episcopale Italiana di Camillo Ruini e scelsero di unirsi ai tanti cristiani che da Livio Labor, agli Indipendenti di Sinistra candidati nel PCI, già negli anni Sessanta e Settanta, avevano coniugato la propria appartenenza culturale a sinistra senza rinunciare ad essere cristiani.

Su questi temi si sono snodate le relazioni del Prof. Carlo Casula e del giornalista Claudio Sardo, attuale collaboratore del Capo dello Stato, e le diverse testimonianze dei protagonisti di quella svolta, che riuscirono a traghettare il Movimento dei Cristiano Sociali verso l’Ulivo, con un’alleanza organica di ideali e valori con una sinistra capace di assumere i temi della pace, della giustizia sociale, dei diritti umani, della centralità della persona e della democrazia.

Un’esperienza ricca e forte che aiutò la sinistra ad andare oltre le macerie del Muro di Berlino, l’implosione dell’Unione Sovietica ed il crollo dell’economia pianificata, offrendo un contributo determinante per superare la crisi di rappresentanza della Prima Repubblica e la stagione di “Mani Pulite” che travolse la DC, il PSI ed i partiti laici. 

Quei valori di umanità, socialità, pacifismo e rispetto della dignità delle persone ampliarono la proposta programmatica di una sinistra plurale, laica, progressista e aperta, e costruirono un argine alla deriva reazionaria sempre in agguato in un’Italia che non ha mai fatto i conti fino in fondo con il fascismo. 

di Michele Petraroia (Coordinamento Regionale MCS Molise)

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